Messo in acqua il drone Espadon
14 dic, 2010
Una dimostratore di unità di superficie senza pilota USV (Unmanned Surface Vehicle) è stato posto per la prima volta nelle acque del fiume Blavet nei pressi della cittadina di Hennebont, in Bretagna, nell’ambito di un programma di studio per un nuovo assetto destinato alla lotta anti-mine chiamato Espadon (acronimo di Evaluation de Solutions Potentielles d’Automatisation de Déminage pour les Opérations Navales, valutazione di possibili soluzioni per l’automazione dello sminamento per operazioni navali).
Il catamarano di 17 metri e 25 tonnellate, denominato Sterenn Du (stella nera in bretone), si configura come un drone porta-droni; a bordo troveranno infatti posto due UUV (Unmanned Underwater Vehicles) che, guidati a distanza, serviranno a individuare e neutralizzare le mine e bonificare l’area di accesso per consentire operazioni in sicurezza alle forze di sbarco anfibio. Il battello sarà anche dotato di sonar rimorchiato fornito da Thales.
La Direzione Generale degli Armamenti (DGA) ha notificato il contratto per l’Espadon (pesce spada), inserito nelle misure per il rilancio dell’economia francese, nel luglio del 2009, vinto dal gruppo industriale composto da DCNS, Thales Underwater Systems (TUS) ed ECA. Il cantiere locale Pech’Alu International ha realizzato il prototipo per conto di DCNS, mentre studi dettagliati sono stati condotti dalla società di consulenza HT2, di Nantes.
L’obiettivo di questo tipo di USV è quello di condurre operazioni di sminamento di vaste zone marittime e costiere senza esporre direttamente a rischio la vita degli operatori. Le prove saranno condotte in mare, al largo di Brest, nel 2011 e 2012, sotto supervisione della DGA e della Marine Nationale.
In particolare le prove consisteranno nel valutare le caratteristiche ambientali e determinare l’assenza o la presenza di mine, calcolando la probabilità di un passaggio sicuro per assetti di alto valore; monitorare periodicamente i settori di interesse per costruire un database di riferimento velocizzando così l’individuazione di nuovi oggetti in acqua; localizzare e classificare gli obiettivi per lo sminamento mediante il dispositivo di ricerca; trovare percorsi alternativi.
I risultati ottenuti con l’Espadon permetteranno al programma SLAMF (système de lutte anti-mines futur) di beneficiare dei progressi tecnologici che verranno acquisiti in termini di impiego di strumenti robotizzati per la lotta anti-mine.