Spring Flag 2008: Esercitazione congiunta con il MAE
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Presso l’aeroporto militare di Decimomannu (Cagliari), nell’ambito della “Spring Flag 2008″, la più importante esercitazione dell’Aeronautica Militare, organizzata e gestita dal Comando Operativo delle Forze Aeree (COFA) di Poggio Renatico (Ferrara), si è svolta l’esercitazione congiunta con il Ministero degli Affari Esteri che ha visto coinvolti Funzionari dell’Unità di Crisi dello stesso Ministero e personale delle Forze Armate nell’addestramento di una operazione simulata in un’area di crisi fuori dai confini nazionali.
La simulazione consisteva nella missione di CASEVAC (Casualties Evacuation) per il recupero di quattro persone (un operatore della cooperazione internazionale, un Funzionario dell’Ambasciata e due giornalisti) che, durante una visita ad un sito identificato per la realizzazione di un progetto internazionale, erano state investite dallo scoppio di un ordigno. Su attivazione dell’Ambasciata, per il tramite dell’Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri, sono intervenute le forze aeree della Coalizione con a bordo Ranger dell’Esercito e Fucilieri dell’Aria dell’Aeronautica, nonché un team medico assistito dalla Croce Rossa Italiana Infermiere Volontarie, per portare in salvo i connazionali feriti. Messa totalmente in sicurezza l’area anche con una copertura aerea composta da un elicottero HH-3F dell’Aeronautica in versione Combat SAR e da due A-129 Mangusta dell’Esercito, il team medico giunto con un altro elicottero HH-3F, dopo aver verificato la situazione sanitaria dei feriti, decideva di trasferire il più grave con un elicottero AB-212 dell’Aeronautica con a bordo un medico presso l’infermeria della vicina base aerea della Coalizione. Successivamente gli altri feriti venivano trasportati nella stessa infermeria con l’elicottero HH-3F. I tre feriti sono stati poi visitati nell’infermeria dove per uno veniva utilizzata un’apposita valigetta per il monitoraggio cardiologico in possesso del Ministero degli Affari Esteri, mentre per gli altri due un efficiente apparato di Telemedicina del Ministero della Difesa in collegamento con l’ospedale militare del Celio di Roma. A seguito di tali accertamenti medici, il ferito più grave veniva trasportato presso il citato ospedale militare con un velivolo C-130J dell’Aeronautica Militare.
Al termine di questa operazione, come addestramento per il personale chiamato a gestire situazioni di crisi comunicative, è stata simulata una conferenza stampa congiunta alla quale hanno preso parte l’Ambasciatore, il portavoce militare della Coalizione e, collegato in video conferenza dal Ministero degli Affari Esteri, il Capo dell’Unità di Crisi.
L’Aeronautica Militare e l’Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri continuano nella loro opera di coordinamento e cooperazione per la tutela dei nostri connazionali. Esiste, infatti, un piano pronto ad essere attuato in ogni istante che vede coinvolta l’Aeronautica Militare e che prevede il recupero per via aerea di connazionali che, per motivi di lavoro, turismo o altro, si trovino a diretto contatto o nelle immediate vicinanze di aree di crisi che possano scaturire sia da conflitti, disordini sociali o calamità naturali. Si ricordano, tra gli altri, gli interventi tempestivamente attuati durante lo Tsunami nel 2004, l’attentato di Sharm El Sheik nel 2005, l’evacuazione dei connazionali dal Libano nel 2006 e la crisi in Costa d’Avorio nel 2007.
Fonte: AMI