Conclusa l’esercitazione Spring Flag 2008
Riferimento | Aerospazio | Europa |L’ultima giornata, dedicata alle autorità militari e civili ed ai giornalisti, ha visto l’effettuazione di una dimostrazione di uno Slow Mover Interception (SMI) con un velivolo SF-260EA del 70° Stormo di Latina e due velivoli MB-339CD del 61° Stormo di Lecce, della procedura ‘fast rope’ dei Ranger dell’Esercito Italiano da due elicotteri HH-3F del 15° Stormo di Pratica di Mare, dello sbarco di Force Protection dell’Aeronautica Militare dall’elicottero CH-47 dell’Esercito Italiano, di una Casualties Evacuation (CASEVAC) con elicotteri HH-3F e del sorvolo finale in formazione di tutti i velivoli partecipanti all’esercitazione. L’esercitazione ha visto fase di ‘deployment’ (rischieramento), dal 1° al 4 aprile, le operazioni aeree addestrative diurne dal 7 al 12 aprile e le operazioni notturne dal 14 al 16 aprile. Hanno partecipato unità appartenenti all’Aeronautica Militare, Esercito Italiano, Marina Militare, ed alle unità della NATO, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Spagna, Stati Uniti e Turchia, nonché del Ministero degli Affari Esteri e della Croce Rossa Italiana. Sono giunti anche 19 osservatori da 9 nazioni: Algeria, Brasile, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Finlandia, Giordania, India, Kuwait e Romania. Si sono accreditati oltre 120 giornalisti, fotografi e free-lance, di cui 30 delle testate straniere.
Lo scenario predisposto per l’esercitazione ha avuto la connotazione tipica delle operazioni che si svolgono al di fuori dei confini nazionali in aree di crisi. Lo scopo dell’esercitazione è stato quello di addestrare pertanto il personale a condurre operazioni aeree complesse (Composite Air Operations – COMAO) a guida italiana nel più ampio contesto di Peace Support Operations, nonché Urban Close Air Support (CAS), Combat Search and Rescue (CSAR) e Slow Movers Interception (SMI).
Per l’esercitazione si sono costituiti: un Joint Force Air Component Command (JFACC) attivato presso il COFA (Comando Operativo delle Forze Aeree), responsabile della campagna aerea sulla base delle decisioni dell’Autorità politica; un Deployable Combined Air Operations Center (DCAOC) presso Bari Palese, responsabile della traduzione degli intendimenti del JFACC in ordini di operazioni; una Deployable Operating Base (DOB) presso Decimomannu (Cagliari) per gli assetti che costituiscono il “coalition party”, responsabile della esecuzione delle operazioni aeree per il raggiungimento degli obiettivi definiti dal JFACC. Inoltre, presso l’aeroporto militare di Trapani Birgi, è stata costituita una DOB per gli assetti che costituiscono l’”Opfor party” (Forze di Opposizione).
Per il generale di squadra aerea Roberto Iacomino, Comandante del COFA, “anche quest’anno la Spring Flag si è conclusa con successo, destando grande interesse da parte dei Comandi militari delle unità impiegate, degli osservatori stranieri e della stampa nazionale ed estera. L’attività volativa è stata molto intensa ed ha permesso di testare tutte le componenti, equipaggi di volo e specialisti, impegnati in uno scenario simulato non difforme dalla realtà. La partecipazione di unità straniere e della NATO, nonché del Ministero degli Affari Esteri e della Croce Rossa, ha confermato la necessità di addestrarsi congiuntamente per condurre operazioni aeree necessarie per garantire nel mondo i processi di pace e di sviluppo democratico. Auspico che nei prossimi anni si possa avere la partecipazione di ulteriori nazioni allo scopo di rendere ancor più internazionale la principale esercitazione dell’Aeronautica Militare.”
Fonte: AMI