Nuovo test per il missile BrahMos
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L’India ha testato a Pokhran, nel deserto di Rajasthan al confine con il Pakistan, il suo missile da crociera Brahmos sviluppato congiuntamente con la Russia, nella versione destinata all’esercito LACM (land-attack cruise missile). Inizialmente proclamato come un pieno successo, la Defence Research and Development Organisation ha in seguito precisato che il missile ha fallito il raggiungimento del bersaglio nella fase finale, nonostante il sistema di guida abbia mantenuto corretta la direzione generale. Il direttore del programma Sivathanu Pillai ha affermato che i tecnici indiani saranno ora impegnati nella rivalidazione del software a cui seguiranno ulteriori test di simulazione e prove di volo nel prossimo mese.
Nonostante le prevedibili tensioni con Islamabad, la previsione resta di portare da una a tre le batterie dotate del missile, e del relativo lanciatore verticale basato sul veicolo ruotato Tatra 12×12, al fine di costituire nel più breve tempo possibile il primo reggimento operativo, e nel contempo proseguire nell’integrazione del missile sui cacciatorpedinieri classe Rajput, Kolkata e in futuro sulle fregate Talwar. A bordo delle unità navali di superficie e sottomarine il BrahMos sarà alloggiato in un lanciatore universale capace di ospitare otto missili ciascuno.
Dal canto suo l’esercito spera nel medio-lungo periodo di ottenere la versione potenziata del missile equipaggiata con testata nucleare e capace di raggiungere distanze fino a 1.500 km.
Il BrahMos, che prende il nome dalle iniziali dei fiumi Brahmaputra (India) e Moskva (Russia), è un missile a propulsione razzo/ramjet a due stadi, lunghezza nove metri, diametro di 70 cm e peso di 3 tonnellate. Sviluppato dalla Brahmos Aerospace Private Limited (joint venture tra i centri di ricerca DRDO per l’India e NPOM per la Russia), si tratta di un missile versatile che può essere lanciato da navi, silos, mezzi ruotati, aerei e sottomarini ed è in grado di trasportare singole testate nucleari a 290km di distanza volando a Mach 2.8.
Le versioni sub e aero lanciate del missile proseguono lo sviluppo la cui data di completamento è ancora incerta. I primi due Su-30MKI indiani sono stati inviati in Russia per un retrofit in modo da renderli idonei al lancio del missile per il 2010.