Top
Home
Scrivi
Aggiungi ai preferiti
Feed RSS
Bottom

nEUROn: Alenia consegna i componenti della Smart Integrated Weapon Bay

Riferimento | Aerospazio | Europa |

nueron
Alenia Aeronautica, una società Finmeccanica, ha consegnato a Dassault Aviation il Weapon Bay Doors & Mechanism del nEUROn, il dimostratore tecnologico di UCAV (Unmanned Combat Aerial Vehicle) europeo. Si tratta di un complesso sistema interamente progettato, realizzato e integrato da Aeronautica Aeronautica, che comprende i portelloni dei vani di armamento e il relativo sistema di attuazione e controllo.

Il sistema consegnato a Dassault Aviation risponde a specifici e severi requisiti di programma, definiti per rispettare le caratteristiche di bassissima osservabilità del velivolo. Ciò ha richiesto l’adozione di nuovi criteri di progettazione e di tecnologie costruttive del tutto innovative in campo europeo. A questo proposito è utile sottolineare che Alenia Aeronautica ha brevettato il progetto di sigillatura del perimetro delle porte sulla fusoliera.

Dopo aver effettuato con Dassault Aviation i minuziosi controlli di accettazione, superati positivamente, il “Weapon Bay Doors & Mechanism” è stato spedito presso lo stabilimento Dassault di Istres, dove è attualmente in corso l’assemblaggio finale del velivolo e lo svolgimento dei test di integrazione dei sistemi.

Il programma nEUROn, lanciato dal Ministero della Difesa francese e sostenuto da Italia, Svezia, Spagna, Grecia e Svizzera rappresenta uno sforzo molto importante per sviluppare nuove tecnologie e per creare le basi per futuri programmi di velivoli non pilotati per impieghi militari. L’obiettivo è quello di realizzare un dimostratore tecnologico full-scale di un velivolo da combattimento non pilotato UCAV che potrebbe volare in Europa entro il 2012.

Dal punto di vista industriale il nEUROn è un programma guidato dalla francese Dassault Aviation con Alenia Aeronautica come primo partner industriale, con una partecipazione pari al 22% del programma e con responsabilità a livello di sistema e sottosistema. Alenia Aeronautica inoltre, come capofila nazionale, guida un gruppo di società italiane che include anche SELEX Galileo (una società di Finmeccanica).

Alenia Aeronautica nello specifico è responsabile della progettazione e produzione del sistema di generazione e distribuzione elettrica; del sistema dati aria a bassa osservabilità e soprattutto del sistema integrato di armamento con piena autonomia di gestione dei sottosistemi, la cosiddetta Smart Integrated Weapon Bay (SIWB). Tale sistema consente automaticamente l’individuazione e il riconoscimento del bersaglio; la trasmissione della richiesta di approvazione al comandante della stazione di terra e il lancio dell’armamento con modalità stealth.

(Alenia Aeronautica)

Consegnate sezioni di fusoliera del nEUROn a Dassault

Riferimento | Aerospazio | Europa |



Saab ha ufficialmente consegnato le sezioni anteriore e centrale di fusoliera del dimostratore tecnologico di UCAV (Unmanned Combat Aerial Vehicle) nEUROn a Dassault Aviation, che guida il team industriale europeo coivolto nel programma. Questo passaggio segna un importante traguardo dopo sei anni di ricerca e acquisizione, condivisione e rafforzamento del know how in questo campo.

Ora queste due sezioni saranno trasportate da Linköping (Svezia) a Istres (Francia), dove verranno assemblate con la sezione posteriore già consegnata a Dassault a metà gennaio dalla greca HAI. Gli altri elementi strutturali in corso di costruzione da parte degli altri partner europei verranno anch’essi spediti al sito di assemblaggio finale di Istres non appena ultimati. Fra questi le due semiali costruite da EADS-CASA, in arrivo a marzo assieme ai due portelli della baia armi interna di Alenia Aeronautica, al cui interno verrà sistemato il pantografo per il rilascio armi della svizzera RUAG, il quale arriverà a Istres a febbraio, mentre le 3 porte dei carrelli fornite da SAAB arriveranno ad aprile.

Il programma nEUROn, lanciato dal Ministero della Difesa francese e sostenuto da Italia, Svezia, Spagna, Grecia e Svizzera rappresenta uno sforzo molto importante per sviluppare nuove tecnologie e per creare le basi per futuri programmi di velivoli non pilotati per impieghi militari. Questa iniziativa prevede la realizzazione di un dimostratore tecnologico full-scale di un velivolo da combattimento non pilotato UCAV, caratterizzato da una bassa segnatura radar, capace di volo e lancio di armamenti autonomo; esso costituirà una tappa importante nel processo di maturazione delle tecnologie associate e quindi nella diminuzione del livello di rischio del programma, che fornirà la base comune per lo sviluppo di sistemi impiegabili in operazioni reali basati su queste tecnologie nel 2020/2025.

Sebbene non sia un vero prototipo di una macchina operativa, il nEUROn può essere considerato rappresentativo di quella che sarà la configurazione degli UAV da combattimento futuri.

Per quanto riguarda il contributo italiano, pari al 22% (il terzo dopo Francia e Svezia), esso riguarda la progettazione e la produzione del sistema di generazione e distribuzione elettrica, del sistema dati volo, dei componenti a bassa osservabilità e soprattutto del sistema integrato di armamento con piena autonomia di gestione dei sottosistemi, la Smart Integrated Weapon Bay (SIWB). Il sistema permetterà l’individuazione, l’identificazione, la ricognizione e l’illuminazione del bersaglio, la trasmissione della richiesta di approvazione al comandante della stazione di terra e il lancio dell’arma designata. L’Italia sarà inoltre coinvolta, insieme a Francia e Svezia, nelle prove di volo del Neuron.

Alenia Aeronautica sarà la capofila di un gruppo di società italiane, che includono SELEX Galileo, Microtecnica, OMA Foligno, TEMA and ASE come subcontraenti, insieme ad altre società.

nEUROn

Il team industriale guidato da Dassault, responsabile del programma al 50% e integratore dei sistemi, metterà a punto nei prossimi mesi il progetto definitivo strutturale e sistemistico come delineato dal modello virtuale elaborato dai sei partner, e quindi si passerà all’assemblaggio finale. Nell’ultimo trimestre del 2011 verranno condotti test a terra culminanti nell’accensione del motore, in vista del primo volo programmato per metà 2012. L’obiettivo della campagna di volo sarà portare a termine efficacemente una missione di attacco al suolo in ambiente networkcentrico con distruzione del bersaglio a terra.

100.000 ore di volo per l’Eurofighter

Riferimento | Aerospazio | Europa |


Gli Eurofighter in servizio con le forze aeree di Italia, Germania, Regno Unito, Spagna, Austria e Arabia Saudita, fin dalla seconda metà del 2003, hanno raggiunto nel corso del mese di Gennaio il traguardo delle 100.000 ore di volo.
Questa importante pietra miliare è stata celebrata oggi nel corso di un evento che si è svolto presso la sede di Eurofighter a Monaco, in Germania e che ha visto la partecipazione di rappresentanti del programma Eurofighter, di NETMA, l’agenzia NATO che si occupa della gestione del programma per conto delle forze aeree dei quattro paesi partner (Italia, Germania, Spagna e Regno Unito) e alti ufficiali delle forze aeree che hanno in servizio il velivolo europeo.

Gli Eurofighter Typhoon hanno volato per 100.000 ore negli ambienti e nei climi piu’ diversi: dal freddo pungente del Mar Baltico, al mite clima della costa tirrenica, fino al caldo torrido della penisola Arabica e sul mare tempestoso del Sud Atlantico. In tutti questi scenari operativi il Typhoon ha dimostrato affidabilità e prontezza operativa sia nelle operazioni presso le basi permanenti che quando é stato rischierato su altre basi per missioni operative o per esercitazioni.

“Questo risultato dimostra la maturità raggiunta dall’Eurofighter e la sua affidabilità come sistema di difesa – ha affermato Enzo Casolini, Chief Executive Officer di Eurofighter GmbH – inoltre questo traguardo mette in evidenza un risultato che é possibile ottenere solo grazie alla cooperazione e la partnership internazionale tra industria e forze aeree. Considerando i risultati raggiunti, e consapevole che ancora molto si può fare per rendere sempre più efficace il sistema Eurofighter, sono orgoglioso di far parte di questo programma di successo internazionale.”

Gli Eurofighter Typhoon avevano superato le prime 5.000 ore di volo a novembre 2005, le prime 10.000 ad agosto 2006; 20.000 a maggio 2007 e 50.000 ore ad agosto 2008. Questa progressiva crescita dell’attività di volo é cresciuta di pari passo con il ritmo costante di consegne degli aerei ai clienti. Ad oggi sono oltre 260 i velivoli in servizio in sei forze aeree, il più alto numero fra i caccia di nuova generazione oggi disponibili al mondo.

Gli Eurofighter sono in servizio in sei reparti con la Royal Air Force (quattro a Coningsby, uno a Leuchars e uno a Mount Pleasant, nelle Isole Falkland), quattro in Italia (due a Grosseto e due a Gioia del Colle), tre in Germania (nelle basi di Laage, Neuburg e Nörvenich) e uno ciascuno in Spagna, Austria e Arabia Saudita, per un totale di 16 reparti che hanno contribuito a raggiungere il traguardo delle 100.000 ore di volo.

Questo nuovo successo del programma Eurofighter è la chiara testimonianza delle sue capacità operative e mette in evidenza i vantaggi di investire in un programma di collaborazione industriale di grande portata internazionale.

Con 707 velivoli commissionati il Typhoon è il principale programma di collaborazione industriale della storia d’Europa ed è in grado di garantire all’industria aerospaziale europea lo sviluppo di nuove tecnologie e innovativi processi industriali. Il programma Eurofighter assicura oltre 100.000 posti di lavoro in 400 aziende nei quattro paesi partner. Eurofighter Jagdflugzeug GmbH gestisce iI programma per conto delle società partner di Eurofighter: Alenia Aeronautica/Finmeccanica, BAE Systems, Cassidian in Germania e Spagna, i principali costruttori aerospaziali in Europa con ricavi totali di circa €120 miliardi (2009).

Video:

(Alenia Aeronautica)

Consegnato all’Aeronautica Militare il Tornado IS 86, caposerie RET 7

Riferimento | Aerospazio | Europa |

tornado
Alenia Aeronautica, una società Finmeccanica, ha consegnato all‘Aeronautica Militare italiana il velivolo Tornado IS86 (MM 7087), il caposerie di 15 velivoli previsti dal programma di retrofit Full MLU (RET 7) dell’Aeronautica Militare. All’evento, tenutosi presso la base dell’Aeronautica Militare di Ghedi (BS), hanno presenziato il Generale di Brigata Aerea Enzo Vecciarelli, Comandante delle Forze da Combattimento (CFC), il Generale di Brigata Aerea Roberto Nordio, Capo del 4° Reparto dello Stato Maggiore Aeronautica, e il Comandante della base, Col. Francesco Vestito.

Il contratto RET 7, che riguarda la seconda tranche di velivoli oggetto di retrofit (la prima, denominata first upgrade, coinvolse 18 velivoli e si concluse nel 2006), si inserisce all’interno del programma di sviluppo Mid Life Upgrade (MLU) che si propone di definire una configurazione che garantisca la piena e migliorata operabilità dei velivoli Tornado per molti anni a venire.
Infatti, il contratto RET 7 ha consentito l’introduzione, tra l’altro, della capacità NVG (Night Vision Goggles) che consente di operare in ambiente notturno con le stesse (se non migliori) capacità diurne, dell’ELT (Emergency Locator Transmitter) che migliora l’operatività in sicurezza, del MMR (Multi Mode Receiver) che aggiunge alla capacità MLS (Microwave Landing System) quella ILS (Instrumented Landing System) e del MIDS (Multi Information Distribution System) che consente al velivolo di operare in modalità net-centrica, tipica degli scenari NCW (Net Centric Warfare) del 21° secolo.

Con tali aggiornamenti e con le capacità operative garantite dal sistema di acquisizione obiettivi completamente automatizzato RecceLite, i nuovi Tornado MLU sono in grado di operare con maggior efficacia in supporto alle operazioni fuori area, integrandosi pienamente con le forze di ricognizione e risposta aerea alleate.

Le lavorazioni dei rimanenti 14 velivoli procedono secondo programma presso il sito Alenia Aeronautica di Torino-Caselle, con la consegna dell’ultima macchina prevista entro il primo semestre del 2012.

(Alenia Aeronautica)

Aeronautica Militare Italiana Afghanistan AgustaWestland Airbus Military Alenia Aermacchi Alenia Aeronautica BAE Systems Boeing Darpa DCNS Difesa Antimissile EADS ESA Eurocopter Eurofighter Typhoon F-35 Lightning II JSF Fincantieri Finmeccanica General Dynamics Gripen India Italia KC-767 LCS Lockheed Martin M346 Marina Militare Italiana Marine Nationale MBDA Network Centric Warfare Northrop Grumman Raytheon Royal Air Force Royal Navy Russia SAAB Selex Galileo Selex Sistemi Integrati Sukhoi Telespazio Thales Thales Alenia Space UAV/UAS UCAV United Technologies

Aerospazio (475)
Americhe (302)
Analisi (11)
Asia e Pacifico (99)
Esercito (118)
Europa (469)
Industria (172)
Marina (229)
Medio Oriente e Africa (69)
Uncategorized (3)

WP-Cumulus by Roy Tanck and Luke Morton requires Flash Player 9 or better.