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Inaugurato al Fucino il Centro di Controllo del sistema Galileo

Riferimento | Aerospazio | Europa |

E’ stato inaugurato oggi dal Vice Presidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, il Centro di Controllo che gestirà i 30 satelliti e le attività operative di Galileo, il sistema europeo per la navigazione e il posizionamento satellitare. Il Centro di Controllo è stato realizzato da Telespazio, una società Finmeccanica/Thales, presso il proprio Centro Spaziale del Fucino (L’Aquila). Sono intervenuti alla cerimonia il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, il Presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Chiodi, il Direttore Generale dell’Agenzia Spaziale Europea, Jean-Jacques Dordain, il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Enrico Saggese, il Presidente dell’Agenzia Spaziale Tedesca, Johann-Dietrich Woerner, il Presidente e Amministratore Delegato di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini, l’Amministratore Delegato di Telespazio, Carlo Gualdaroni e l’Amministratore Delegato di Spaceopal, Francesco D’Amore.

Finanziato col contributo della Regione Abruzzo, il Centro di Controllo Galileo (GCC) ha una superficie di oltre 5000 metri quadrati e a regime ospiterà oltre 100 tecnici e operatori specializzati. Il GCC gestirà l’invio del segnale di navigazione ai satelliti Galileo garantendo la qualità del servizio offerto agli utenti finali. Dalla sala controllo principale si potrà gestire l’orbita di tutti i satelliti della costellazione e operare e gestire una rete di circa 40 stazioni terrestri dislocate sul pianeta.

Telespazio, che già controlla dal Centro Spaziale del Fucino le operazioni in orbita di GIOVE-B, il secondo satellite sperimentale del programma Galileo lanciato nel 2008, con l’inaugurazione oggi della nuova infrastruttura partecipa a pieno titolo con un ruolo da protagonista al più importante programma spaziale europeo, di rilevanza strategica per l’intero continente.

La gestione operativa del Centro di Controllo Galileo del Fucino, e di un secondo Centro realizzato dall’Agenzia Spaziale Tedesca a Oberpfaffenhofen, in Germania, è affidata a Spaceopal, la società costituita pariteticamente da Telespazio e dalla DLR-GfR, azienda dell’Agenzia Spaziale Tedesca. Mentre il Centro di Controllo di Galileo di Oberpfaffenhofen ha l’incarico di controllare i satelliti nello spazio, il Fucino ha ufficialmente la responsabilità per tutti i servizi di navigazione forniti dal sistema Galileo. Il centro genererà, trasmetterà e distribuirà il segnale di navigazione, assicurandone l’integrità, la qualità e la precisione. Inoltre, manterrà gli orologi a bordo dei singoli satelliti della costellazione Galileo sincronizzati con il sistema Galileo generale. Benché si siano divisi le responsabilità, i due centri sono stati progettati per essere completamente ridondanti, ossia l’uno può prendere il posto dell’altro in caso di necessità visto che Galileo dovrà operare continuamente, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.

Spaceopal si è aggiudicata lo scorso 25 ottobre il contratto da 194 milioni di Euro dell’ESA per gestire le Operazioni che porteranno alla piena capacità del sistema Galileo. Spaceopal avrà la responsabilità di fornire i servizi IOT (In Orbit Test), i servizi operativi e logistici necessari alla gestione e al controllo della costellazione satellitare e della missione Galileo e i servizi di LEOP (Launch and Early Orbit Phase). Tutte le attività menzionate saranno svolte dalla prima fase IOV (In Orbit Validation) con i primi 4 satelliti operativi, fino alla piena operatività del sistema.

Il programma Galileo costituisce l’iniziativa europea per un sistema di navigazione satellitare globale allo stato dell’arte, forte di un’accuratezza inferiore ai 10 centimetri nel posizionamento, una precisione mai raggiunta prima da nessun sistema di navigazione. Sviluppato congiuntamente dall’Unione Europea e dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), il programma vede la Commissione Europea ricoprire il ruolo di Programme Manager e l’ESA agire da Procurement Agent, ai sensi dell’accordo stipulato con la Commissione. Dal 2014 Galileo fornirà le prime tre tipologie di servizio, al livello iniziale: un servizio aperto e gratuito, un servizio di ricerca e salvataggio, un servizio pubblico regolamentato. Il servizio per la sicurezza della vita umana e il servizio commerciale saranno testati a partire dal 2014 e verranno forniti quando Galileo raggiungerà la piena capacità operativa con una costellazione di 30 satelliti. Con Galileo saranno sviluppate applicazioni in diversi settori, quali trasporto stradale, aereo, ferroviario e marittimo, agricoltura, telecomunicazioni, geodesia, cartografia, ricerche gas/petrolifere e minerarie.

(Telespazio)

Prime immagini da COSMO4

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La costellazione italiana COSMO-SkyMed ha raggiunto il suo pieno funzionamento e la completa integrazione con l’arrivo del quarto satellite del sistema nella sua posizione orbitale definitiva. Lanciato il 5 novembre scorso dalla base di Vanderberg, in California, il satellite è entrato in pieno servizio con l’invio delle prime immagini alle stazioni di Terra.
Le foto ritraggono la città di Washington, Budapest, le isole di Skye in Scozia e l’atollo di Nukualofa nelle isole Tonga. Le informazioni e le immagini rilevate da COSMO-SkyMed sono state già precedentemente di grande aiuto alle istituzioni soprattutto negli scenari di intervento più critici ed ora grazie alla messa a punto completa del sistema forniranno una copertura ancora più accurata.

COSMO-SkyMed è una costellazione composta da quattro satelliti equipaggiati con tecnologia SAR (Synthetic Aperture Radar) in banda X, che a differenza dei satellite ottici è in grado di guardare e monitorare la Terra giorno e notte con tutte le condizioni atmosferiche. Il sistema è stato realizzato sotto l’egida del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca attraverso il finanziamento e coordinamento tecnico e operativo dall’Agenzia Spaziale Italiana e il co-finanziamento del Ministero della Difesa.

Si tratta di una costellazione duale ideata per scopi militari, civili, istituzionali e commerciali. Il sistema è in grado di acquisire dati flessibili e innovativi ed è capace di integrarsi con altri sistemi spaziali, soddisfacendo in tal modo una vasta comunità di utenti. Nello specifico le sue applicazioni si dispiegano nel campo della difesa e della sicurezza nazionale senza trascurare i compiti a carattere scientifico e i servizi a valenza commerciale

Le operazione di messa in orbita anche del quarto satellite COSMO-SkyMed sono state gestite con successo dal team LEOP (Launch and Early Orbit Phase) del Centro Spaziale del Fucino di Telespazio, mentre le prime immagini radar di COSMO-SkyMed 4 sono state regolarmente acquisite dal Centro Spaziale di Matera e sono oggi disponibili.

La costellazione, fiore all’occhiello dei programmi ASI, è oggi più che mai in grado di effettuare una continua e puntuale osservazione della Terra, con parametri a elevata affidabilità, stabilità e continuità, a distanza di poche ore, su tutti i cambiamenti, spostamenti e variazioni del e sul territorio. In altre parole, un monitoraggio costante fino ad ora mai ottenuto. Il sistema COSMO-SkyMed ha raggiunto, quindi, la capacità ottimale di acquisizione di immagini, circa 1800 al giorno, riprese con qualsiasi condizione meteorologica, giorno e notte. Una caratteristica che rende il sistema italiano tra i più affidabili e avanzati al mondo.

Il sistema è stato realizzato da Thales Alenia Space (joint-venture Thales/Finmeccanica), quale società capo commessa a cui è affidata la responsabilità dell’intero programma, comprensivo del segmento spaziale e terrestre. Telespazio, una società Finmeccanica/Thales, ha realizzato l’intero segmento di terra del sistema e il segmento di logistica integrata e delle operazioni. Il Centro Spaziale del Fucino ospita il Centro di Controllo della costellazione, che gestisce le fasi di acquisizione dei satelliti dopo il lancio e la loro successiva messa in orbita, le attività di comando e controllo e, infine, le attività di pianificazione delle richieste di acquisizioni di immagini.

Il Centro Spaziale di Matera dell’ASI è responsabile invece dell’acquisizione, del processamento e della distribuzione dei dati rilevati dai satelliti COSMO-SkyMed, per le applicazioni civili, una vera e propria banca dati delle immagini satellitari.

e-GEOS, una società costituita da ASI (20%) e Telespazio (80%), gestisce per conto dell’Asi i servizi del Centro Spaziale di Matera e commercializza a livello mondiale i dati e i prodotti COSMO-SkyMed.

(Telespazio)

Completata la costellazione COSMO-SkyMed

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cosmo-skymedIl razzo Delta II della Boeing (in configurazione 7420) si è staccato da terra dalla base USAF di Vanderberg, in California, per la 93esima volta in 13 anni (la famiglia di vettori Delta conta 350 lanci in 50 anni), per portare in orbita il quarto satellite COSMO-SkyMed, l’ultimo tassello che completa la costellazione italiana per l’osservazione dettagliata della Terra. Cinquantotto minuti dopo il lancio il satellite italiano si è regolarmente separato dal secondo stadio del lanciatore. Il satellite è stato regolarmente acquisito alle 04:27, ora italiana, del 6 novembre dal Centro Spaziale del Fucino di Telespazio, che ne gestirà le operazioni per tutta la durata della missione. Sono stati dunque risolti tutti i problemi tecnici all’origine dei quattro precedenti rinvii, che avevano fatto slittare il lancio (originariamente previsto per la notte tra il 29 e il 30 ottobre) fino a martedì scorso, quando un problema di carica alla batteria aveva determinato lo stop ad appena 50 secondi dal via. L’unica incognita era quella metereologica, ma il tempo si è mantenuto decisamente favorevole permettendo il lancio tanto atteso. Ora il satellite è entrato nella fase di verifica, controllo e collaudo dei sistemi di bordo, propedeutica alla sua definitiva entrata in servizio.

“Per tutti noi è una grande soddisfazione, il coronamento di un lungo lavoro e un successo della tecnologia italiana. La costellazione di COSMO-SkyMed adesso è completata e pienamente operativa”, ha commentato il presidente ASI Enrico Saggese.

Il Presidente e Amministratore Delegato di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini, ha dichiarato: “Finmeccanica è lieta di aver contribuito con le sue aziende al successo del programma COSMO-SkyMed, che oggi rappresenta il fiore all’occhiello del nostro Paese nel settore spaziale e che ha visto una perfetta collaborazione e sinergia fra mondo istituzionale e industriale. COSMO-SkyMed è riconosciuto a livello mondiale come sistema all’avanguardia nell’osservazione della Terra, con prestazioni uniche sia nel campo della sicurezza che nella salvaguardia dell’ambiente”.

Il lancio dei satelliti COSMO-SkyMed è caratterizzato da una finestra estremamente precisa, dovuta alla necessità di immetterli quanto più precisamente possibile sul piano orbitale dei gemelli già in orbita. Oltre che sull’identico piano orbitale, i quattro satelliti devono essere collocati esattamente a 90° di distanza uno dall’altro, per garantire il massimo delle prestazioni. Integrando in orbita i tre omologhi già operativi, FM4 permetterà al sistema di funzionare sfruttando pienamente le proprie potenzialità.

L’intera costellazione, compreso il sistema per la gestione dei dati, è stata progettata e costruita in Italia dalle aziende della Finmeccanica Thales Alenia Space, Telespazio e Selex Galileo. Il sistema è stato realizzato in forma graduale: il primo satellite è stato lanciato nel giugno 2007; il secondo nel dicembre 2007 e il terzo nell’ottobre 2008. A gestire l’acquisizione e la commercializzazione dei dati dei satelliti è la societè e-Geos, costituita per il 20% dall’ASI e per l’80% da Telespazio.

COSMO-SkyMed, il più grande programma spaziale italiano finanziato dall’ASI e dal Ministero della Difesa, con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico, include un Segmento spaziale e uno di Terra. Il primo è costituito da una costellazione di quattro satelliti identici, dotati di radar ad apertura sintetica (SAR) che lavorano in banda X (in grado di vedere il bersaglio in qualunque condizione meteorologica e in assenza di luce solare). Il Segmento di Terra è invece suddiviso in due aree operative, il Centro Spaziale del Fucino e il Centro Spaziale di Matera. Il primo gestisce le fasi di acquisizione dei satelliti dopo il lancio e la loro successiva messa in orbita, oltre alle attività di comando e di controllo. Il secondo, infine, è responsabile dell’acquisizione, del processamento e della distribuzione dei dati rilevati.

COSMO-SkyMed è un sistema end-to-end che consente la copertura globale del nostro pianeta, operando in qualsiasi condizione meteorologica e di illuminazione (giorno/notte) e fornisce immagini geolocate ad elevata risoluzione spaziale con tempi di risposta molto rapidi. È in grado di fornire, su scala planetaria, informazioni del tutto innovative per fini militari e di intelligence, oltre che per lo studio e il controllo dell’ambiente; le caratteristiche peculiari della costellazione e del segmento di terra, e la loro integrabilità con dati e piattaforme di diversa natura, satellitare e non, rendono possibili un crescente numero di applicazioni, nel campo della difesa e della sicurezza nazionale, ma anche per finalità scientifiche e per servizi commerciali.

La costellazione COSMO-SkyMed è stata realizzata da Thales Alenia Space Italia (joint-venture tra Thales – 67% – e Finmeccanica – 33%), quale società Capo Commessa a cui è affidata la responsabilità dell’intero sistema, comprensivo del segmento spaziale e terreno. In tale veste, Thales Alenia Space Italia è anche l’artefice del SAR (Synthetic Aperture Radar), cuore tecnologico del sistema COSMO-SkyMed, che rappresenta uno strumento allo stato dell’arte, frutto dell’esperienza accumulata da Thales Alenia Space Italia in oltre un quarto di secolo di realizzazioni nel campo dei radar spaziali per l’osservazione della Terra e per l’esplorazione del sistema solare. Ogni satellite COSMO-SkyMed è inoltre basato sulla piattaforma PRIMA di Thales Alenia Space, che fornisce tutti i servizi (energia, propulsione, controllo termico, telemetrie e telecomandi, controllo d’assetto) per la vita orbitale e per le operazioni del carico utile.

Telespazio, joint venture tra Finmeccanica (67%) e Thales (33%), tra i principali operatori al mondo nel campo dei servizi spaziali, ha partecipato in modo determinante allo sviluppo del programma COSMO-SkyMed. La società ha realizzato l’intero segmento di terra del sistema e il segmento di logistica integrata e operazioni. Il Centro Spaziale del Fucino di Telespazio ospita il Centro di Controllo della costellazione, che gestisce le fasi di acquisizione dei satelliti dopo il lancio e la loro successiva messa in orbita, le attività di comando e controllo e, infine, le attività di pianificazione delle richieste di acquisizioni di immagini.

La missione COSMO-SkyMed può contare su di un importante contributo di SELEX Galileo, una società di Finmeccanica leader nelle tecnologie per l’esplorazione dello Spazio. SELEX Galileo è il principale fornitore di Thales Alenia Space nello sviluppo e produzione dei 4 satelliti, fornendo componenti critiche: dai pannelli solari, ai sensori stellari, dalle unità di regolazione e distribuzione della potenza sia della piattaforma che dello strumento RADAR all’unità di amplificazione, conversione e modulazione del segnale a radiofrequenza.

Contratto a Telespazio per il sistema Galileo

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Spaceopal, la società costituita pariteticamente da Telespazio (Finmeccanica/Thales) e da DLR GfR (azienda dell’Agenzia Spaziale tedesca), ha firmato ieri con l’Agenzia Spaziale Europea, che agisce per conto dell’Unione Europea, il contratto relativo alle Operazioni che porteranno alla piena capacità operativa del sistema europeo di navigazione satellitare Galileo. La firma di questo contratto, che ha un valore di 194 milioni di Euro e una durata iniziale di quattro anni, consente a Telespazio di partecipare con un ruolo da protagonista al più importante programma industriale europeo, di rilevanza strategica per l’intero continente. Spaceopal avrà la responsabilità di fornire i servizi IOT (In Orbit Test), i servizi operativi e logistici necessari alla gestione e al controllo della costellazione satellitare e della missione Galileo e i servizi di LEOP (Launch and Early Orbit Phase). Tutte le attività menzionate saranno svolte dalla prima fase IOV (In Orbit Validation) con i primi 4 satelliti operativi, fino alla piena operatività (FOC: Full Operational Capabilities) del sistema.

L’attuale contratto copre tutte le operazioni fino al lancio dei primi 18 satelliti della costellazione. Tali servizi saranno forniti da Spaceopal attraverso i due Centri di Controllo Galileo (GCC) realizzati in Italia, presso il Centro Spaziale del Fucino di Telespazio, e in Germania, presso il Centro Spaziale della DLR ad Oberpfaffenhofen (Monaco di Baviera). I due centri saranno connessi a una rete mondiale di stazioni remote per consentire il controllo dell’intera costellazione e la distribuzione del segnale di missione. Spaceopal guiderà un raggruppamento industriale che, oltre agli azionisti Telespazio e DLR GfR, vede la presenza anche di Astrium (ASV), CNES, ESA/ESOC, RSS, SES, T-Systems e Vitrociset.

Galileo è il sistema di navigazione satellitare europeo sviluppato dall’Unione Europea con il coinvolgimento dall’Agenzia Spaziale Europea nella veste di “procurement agent” e rappresenta il più grande progetto mai concepito dalle istituzioni Europee. Su Galileo si baseranno un insieme di applicazioni e di servizi dedicati a vari settori: dal trasporto stradale, aereo, ferroviario e marittimo alle telecomunicazioni, alla geodesia e cartografia, alle ricerche gas/petrolifere e minerarie, per arrivare alla sicurezza e alla difesa, come la protezione di porti, aeroporti, stazioni ferroviarie e altri punti sensibili di un Paese, oltre ad altri importanti servizi di protezione civile e soccorso a persone o mezzi in situazioni di pericolo o emergenza.

(Telespazio)

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