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FOTO: Continuano i test con i carichi d’armi sull’F-35

Riferimento | Aerospazio | Americhe |



Il primo volo di un F-35B, esemplare BF-02, equipaggiato con carichi d’armi alloggiati sulle stazioni esterne è avvenuto al Naval Air Warfare Center presso la base navale di Patuxent River, nel Maryland. Questi collaudi sono tesi a raccogliere dati circa le qualità aerodinamiche del velivolo con installati i sei piloni di sostegno, due missili inerti aria-aria a corto raggio AIM-9X Sidewinder e la prima versione del pod attaccato al ventre dell’aereo contenente il cannone GAU-22/A Gatlin da 25 mm di General Dynamics, studiato per le versioni B e C del JSF.

Altre prove con la versione a decollo corto e atterraggio verticale hanno riguardato lo studio di conformità del missile AMRAAM ospitato all’interno dell’esemplare BF-03.

In precedenza l’F-35A ha volato presso la Edwards Air Force Base, in California, sia con una coppia di Sidewinder sulle stazioni esterne che con due bombe da 2.000 lb GBU-31 e due missili aria-aria a medio raggio AIM-120C AMRAAM alloggiati nella baia interna.

Test di volo in simile configurazione riguarderanno a breve anche la versione per portaerei convenzionali F-35C, impegnata attualmente in test statici con l’armamento a terra.

L’F-35 può trasportare 18.000 lb di armi (circa 8 tonnellate) su 10 stazioni, 4 interne (in configurazione full stealth) e 6 esterne (2 periferiche riservate ai missili aria-aria e quattro in grado di trasportare ciascuna 2.000 lb di armamento aria-terra).

Lungo tutto il 2012 le tre varianti prenderanno parte a numerosi test di valutazione con le armi a bordo sia a terra che in aria propedeutici alla prima esercitazione con sgancio in volo di armi inerti a fine anno, inizio 2013.

Video:

L’F-35B esce dal periodo di osservazione

Riferimento | Aerospazio | Americhe |


Sulla base dei progressi compiuti dalla versione a decollo corto/atterraggio verticale (STOVL) dell’F-35 durante l’anno passato, il Segretario alla Difesa USA Leon Panetta ha annunciato la revoca, con un anno di anticipo, del periodo di osservazione dell’F-35B. L’annuncio è stato dato durante un incontro con il personale governativo e della Lockheed Martin coinvolto nel programma alla F-35 Integrated Test Facility presso la Naval Air Station Patuxent River, nel Maryland.

“Poichè le prestazioni della versione STOVL dell’F-35 sono ora in linea con le altre due, e come risultato del duro lavoro di tutti i presenti e del progresso del programma, pongo fine oggi al periodo di prova”, ha dichiarato Panetta.

Il gennaio passato l’ex Segretario Gates aveva posto una scadenza limite di due anni al termine dei quali la versione B del JSF avrebbe dovuto dimostrare di aver risolto tutti i numerosi problemi tecnici e di poter rispettare quindi la tabella di marcia programmata, pena la cancellazione della variante. Il programma JSF ha risposto alla strigliata con un deciso aumento dei collaudi ed un progresso costante del velivolo, il quale nel 2011 ha completato le prove in mare a bordo della USS WASP (LHD-1), testato il software di missione 1B che incorpora comandi a controllo vocale, e realizzato 268 atterraggi verticali.

Dal punto di vista tecnico sono state ridisegnate le sei sezioni di rinforzo in alluminio che sostengono il blocco ala ed il motore, su cui sono state riscontrate in passato cricche da fatica; è stato risolto il problema di surriscaldamento dell’attuatore dell’ugello orientabile, sono state introdotte modifiche alle porte ausiliarie di aspirazione dell’aria, corretta la spaziatura dell’albero motore per evitare un’usura anticipata del componente, migliorato il sistema di raffreddamento e di monitoraggio della temperatura per garantire un corretto funzionamento della frizione della ventola dorsale.

La buona notizia della fine del periodo di osservazione è d’altra parte mitigata da una più che probabile riduzione del numero di velivoli che verranno prodotti nell’anno fiscale 2013, dovuta alla contrazione del budget alla Difesa, con conseguente slittamento delle consegne ed aumento del prezzo unitario, problemi che solo nuovi ordini internazionali potranno risolvere.

L’F-35B verrà operato dall’U.S. Marine Corps e dalla Marina Militare Italiana.

Il Giappone sceglie l’F-35

Riferimento | Aerospazio | Asia e Pacifico |


Il Ministero della Difesa giapponese ha annunciato di aver selezionato l’ F-35 Lightning II, versione CTOL a decollo e atterraggio convenzionale, come nuovo assetto delle forze aeree di autodifesa (JASDF) nella gara F-X, a cui hanno partecipato sia il consorzio Eurofighter che Boeing con l’F/A-18E/F, per la sostituzione della flotta obsoleta di F-4J. Il contratto iniziale, che verrà firmato a metà 2012, coprirà la fornitura dei primi quattro dei 42 aerei programmati, che verranno prelevati dal lotto di velivoli prodotti nella fase LRIP VIII (Low-Rate Initial Production), con conseguente slittamento di quota di quelli statunitensi.

Il Giappone diventa così il secondo cliente export del JSF dopo Israele, l’undicesimo complessivo dopo i nove paesi partner Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Olanda, Turchia, Canada, Australia, Danimarca e Norvegia. Il Regno Unito e i Paesi Bassi hanno ordinato velivoli di prova per la fase OT&E (Initial Operational Test and Evaluation), mentre Italia e Australia si sono impegnate a stanziare i finanziamenti a lungo termine necessari per avere i primi aerei operativi nel 2018 (da ricevere nel 2014/2015), mentre per il 2016 è fissata la data di consegna dei JSF giapponesi.

Attualmente l’F-35, benchè in stadio avanzato di sviluppo, soffre di alcuni problemi relativi alla latenza di elaborazione dati e alla capacità di visione notturna dell’HMDS, al gancio d’arresto per le versioni CV che fatica ad afferrare i cavi Mark-7, eccessive vibrazioni sulla struttura del velivolo che ne limitano la manovrabilità, ritardi nello sviluppo del software (gli aerei da consegnare dovranno girare almeno con la versione Block 3, ora è in collaudo la Block 1 e in via di progettazione la Block 2A), problemi riguardo al contenimento dei pesi, e altri aspetti tenuti classificati.

La scelta di dotarsi dell’F-35 da parte dei nipponici, oltre che per cautelarsi contro possibili crisi con la Corea del Nord, può aprire del resto la strada ad un’analoga decisione da parte di Singapore e Corea del Sud, rafforzando allo stesso tempo la “cintura di sicurezza” attorno alla Cina.

Il Giappone riceverà offset industriali in modo da recuperare in parte l’investimento di circa 7 miliardi di dollari, fra cui un coinvolgimento da definire dell’industria locale nella produzione di alcuni componenti e strutture, e la costruzione di una linea di assemblaggio finale. I costi fly away del singolo aereo (comprensivi di un limitato servizio di supporto/manutenzione) sono fissati intorno ai 127 milioni di dollari, mentre Pratt & Whitney riceverà circa 1 miliardo di dollari per equipaggiare gli aerei con il motore F135. Benchè il consorzio Eurofighter abbia proposto una soluzione più conveniente dal punto di vista dei ritorni industriali, la scelta del Giappone di dotarsi di un velivolo con spiccate doti aria-suolo piuttosto che di superiorità aerea, di cui maggiormente necessita, lascia aperta l’ipotesi che il paese voglia apprendere particolari delle tecniche di costruzione dei velivoli stealth da applicare nello sviluppo di un proprio caccia con caratteristiche di bassa osservabilità da costruire localmente per fronteggiare il J-20 cinese e il PAK-FA russo, basato sugli studi condotti con il programma ATD-X Shinshin di Mitsubishi.

Il Joint Strike Fighter è un velivolo stealth multi-ruolo di quinta generazione con predominanti doti aria-suolo, scelto da molti paesi per le sue caratteristiche di interoperabilità. L’F-35 può effettuare interdizione di profondità, soppressione dei sistemi di difesa aerea avversari, missioni di guerra elettronica, può contribuire alla superiorità aerea e fornire supporto aereo ravvicinato alle forze di terra, oltre che raccogliere e distribuire dati di intelligence in ambiente net-centrico.

F-35B: Completata la prima fase di prove in mare

Riferimento | Americhe | Marina |


La nave d’assalto anfibio USS Wasp (LHD 1) è in via di rientro al porto di Norfolk dopo aver trascorso tre settimane nel ruolo di piattaforma di collaudo per le prime prove in mare del velivolo F-35B Lightning II.

Questa prima campagna di test, che ha richiesto un anno di preparazione, è durata 18 giorni ed ha coinvolto due F-35B dell’USMC (BF-2 e BF-4), i quali hanno compiuto 72 decolli corti e atterraggi verticali in varie condizioni, per un totale di 28 ore di volo accumulate.

I velivoli sono ora presso la base di Patuxent River per alcune modifiche da apportare all’attuatore che aziona lo sportello dorsale della ventola posta dietro il cockpit, componente che subirà una nuova riprogettazione prima di ottenere la qualificazione definitiva.

La seconda campagna di test, denominata DT-2, comincerà nel 2013, e la terza entro il 2015. Il programma futuro di prove in mare beneficierà delle esperienze e dei dati ambientali raccolti sul ponte della nave circa l’impatto acustico, termico e operativo del JSF sulle strutture della WASP durante le operazioni di volo. Importanti lezioni sono già state apprese circa l’influenza del motore dell’F-35 sui sistemi perimetrali della nave, così come sullo stress termico e le sollecitazioni acustiche sulle strutture del ponte.

A questo proposito è stata testata anche in un’area circoscritta, in coincidenza con lo spot 9 di atterraggio, una nuova superficie antiscivolo chiamata Thermion, che è rinforzata da una trama in lega alluminio-ceramica che la rende più resistente alle forti temperature dei gas di scarico, e che meglio sopporta l’usura delle operazioni di volo, consentendo minori costi di manutenzione. Il Thermion secondo i primi dati raccolti si è comportato bene, rendendo la copertura idenea per tutte le navi e le superfici che opereranno la versione STOVL del JSF, compresa Nave Cavour della MMI.

L’F-35B, nell’impianto operativo dei Marines, dovrà essere il nodo centrale dell’Aviation Combat Element inserito nel quadro della Marine Air Ground Task Force, l’unità combinata di forze terrestri, aeree e di supporto impiegabile in missioni expeditionary.

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