Primo volo del cacciabombardiere stealth cinese J-20 Black Eagle
12 gen, 2011
Nella giornata di ieri ha compiuto il volo inaugurale il primo dei due prototipi di cacciabombardiere stealth sviluppati dalla Repubblica Popolare Cinese nell’ambito del programma J-XX, iniziato a fine anni ’90.
Soprannominato J-20 “Black Eagle”, il velivolo ha compiuto un test di volo della durata di 20 minuti partendo dalla pista di prova del complesso della società costruttrice Chengdu Aircraft Industry Group (CAC), nel sud-ovest della Cina, assistito da un caccia di scorta J-10. Il volo era originariamente previsto il 7 gennaio, poi rimandato per le avverse condizioni meteo, ed è stato preceduto da estese prove a terra nel mese di dicembre, le cui foto sono state riportate da diversi siti web cinesi.
Il volo è stato comunicato in coincidenza della presenza del Segretario alla Difesa americano Gates in Cina per discutere su un possibile miglioramenteo dei rapporti in ambito militare fra i due paesi. Gates ha sottolineato che è stato lui stesso a chiedere direttamento al Presidente Hu Jintao informazioni sul programma, curioso di sapere se la correlazione tra il test e la sua presenza nel paese fosse casuale o pianificata, ricevendo assicurazioni sul fatto che il volo fosse programmato da tempo. Ha anche affermato che la Cina è più avanti di quanto l’intelligence USA stimasse nello sviluppo dell’aereo, benchè rimanga ancora molto indietro rispetto all’F-22 Raptor, anche quando il velivolo cinese entrerà in servizio, secondo le previsioni americane, nel 2020-2025 (2017-2019 secondo i cinesi).
Al volo hanno assistito importanti autorità civili e militari, trasportate in loco un’ora prima da due 737, così come una folla di persone piazzata lungo il perimetro dell’aeroporto.

Il J-20 è un aereo monoposto, bimotore (equipaggiato provvisoriamente nei due prototipi con il propulsore cinese WS-10A e il russo AL-31FN), con caratteristiche di bassa osservabilità e soluzioni progettuali che richiamano il prototipo russo Mig 1.44, il T-50 e l’F-22. Non ci sono dati certi circa la suite avionica, ed in particolare il radar, che rappresentano, insieme ai motori, la sfida maggiore per porre una seria minaccia agli equivalenti occidentali e russi. Quello che si può dire è che il J-20 ha dimensioni significativamente maggiori rispetto al Raptor, ed un raggio d’azione che potrebbe arrivare fino a 1.500 km senza rifornimento. Dimensioni, autonomia operativa, e la grossa baia armi interna suggeriscono un’inclinazione maggiore dell’aereo verso l’attacco al suolo rispetto alla superiorità aerea. Suo compito sarà infatti estendere l’area d’influenza cinese nel pacifico e costituire un serio deterrente verso gruppi navali ostili. Tale direzione è confermata anche dalle linee guida seguite per la modernizzazione dello strumento militare della RPC.

Il Raptor, attualmente l’unico aereo stealth in servizio, potrebbe veder riavviata la propria produzione in vista delle implicazioni strategiche poste dal nuovo velivolo cinese, e delle pressioni degli alleati americani nell’area, in primo luogo Taiwan, Corea del Sud e Giappone.
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