Continua lo sviluppo del Long Range Anti-Ship Missile (LRASM)
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Lockheed Martin ha ricevuto due contratti per un totale di 218 milioni dollari per la fase di dimostrazione del programma della Defense Advanced Research Project Agency (DARPA) relativo al Long Range Anti-Ship Missile (LRASM), una nuova arma anti-nave lanciabile sia da navi di superficie che piattaforme aeree che nei piani dovrà far fare un salto qualitativo alla marina statunitense rendendola capace di operare al meglio anche nei futuri complessi campi di battaglia.
In particolare la versione aviolanciabile subsonica (LRASM-A), oggetto del contratto da 60.3 milioni di dollari, sfrutterà l’esperienza accumulata con il programma JASSM-ER, che fornirà la piattaforma stealth sulla quale troverà posto la comune suite di sensori fornita da BAE Systems. Il LRASM-A eseguirà due lanci in volo per l’interesse di Marina ed Aeronautica americana.
La versione supersonica per navi di superficie LRASM-B, con motore ramjet di Pratt & Whitney, utilizzerà i 157.7 milioni dollari del relativo contratto per completare la dimostrazione di quattro lanci da un Vertical Launch System (VLS), col fine di fornire una piattaforma d’attacco che bilanci le diverse esigenze di bassa osservabilità, prestazioni di velocità e raggio d’azione.
Il programma congiunto LRASM della DARPA/US Navy è stato avviato nel 2009 per offrire una nuova generazione di armi in grado di individuare e colpire obiettivi navali in aree pesantemente difese, migliorando le prestazioni limitate degli attuali missili anti-nave in termini di distanza di lancio e discriminazione del bersaglio, nonchè di resistenza alle future contromisure elettroniche avversarie.
La fase 1 del programma si è completata con i progetti preliminari delle due varianti di LRASM da parte di Lockheed Martin Missiles and Fire Control.
La fase 2 del programma continuerà lo sviluppo di entrambi missili e culminerà con una dimostrazione in volo dei prototipi in scenari tatticamente rilevanti.
In particolare durante questa fase verranno condotte una serie di prove per dimostrare la performance dei sottosistemi chiave, tra cui propulsione, sensori e software di missione, dopo le quali verrà fissato il progetto definitivo, aprendo la strada ai test di volo.
Il programma si stima che verrà completato nel 2013.