Italia acquisirà 4 UAV Predator B/Reaper
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La IV Commissione Difesa della Camera ha approvato l’acquisizione di 4 UAV (Unmanned Aerial Vehicle) Predator B di General Atomics, compreso il paccheto di sensori, sistemi di controllo a terra e supporto logistico.
I velivoli, si andranno ad aggiungere ai 5 Predator A acquistati nel 2004 dall’Aeronautica Militare (di cui 1 perso in fase di addestramento, perdita ripianata da un ordine per 2 velivoli effettuato nel 2005) di base ad Amendola presso il 28° Gruppo Velivoli Teleguidati del 32° Stormo, 3 dei quali attualmente stanziati a Herat, in Afghanistan, per compiti di ricognizione, scorta sorveglianza e intelligence (stessa mansione eseguita nel 2005/2006 in Iraq con i predator dislocati presso la base aerea di Tallil nell’ambito dell’operazione “Antica Babilonia”).
Il Predator B (noto anche come Reaper sia nella variante destinata al Regno Unito che all’USAF) presenta una quota massima operativa doppia rispetto alla versione A, e autonomia e carichi paganti superiori, potendo trasportare 363 kg di carichi interni (costituiti da sensori EO/IR – Electro-Optical/Infrared, data link satellitare, sistemi di designazione e puntamento e individuazione di sorgenti laser, radar Lynx SAR – Synthetic Aperture Radar, sistemi di guerra elettronica e comunicazione UHF/VHF), e 1361 kg di carichi esterni sulle 6 stazioni subalari (per missili Hellfire e bombe Paveway a guida laser).
Attualmente per quanto riguarda l’Italia non è previsto di dotare i Predator B di armamento privilegiando le capacità ISTAR (Intelligence, Surveillance, Target Acquisition, Reconnaissance) e secondo il sottosegretario alla Difesa Giovanni Lorenzo Forcieri tale opzione passerà eventualmente preventivamente per il Parlamento.