Nuovo sistema propulsivo allo studio per gli SM-3
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La Missile Defense Agency ha assegnato a Pratt & Whitney Rocketdyne un contratto da 14 milioni dollari per testare nuove tecnologie di propulsione da applicare ai missili SM-3 Block IIB assegnati a compiti di difesa antimissili balistici (BMD). I test saranno incentrati sul collaudo di un nuovo sistema di controllo DACS (Divert and Attitude Control System), progettato per migliorare le prestazioni del missile e ridurre i rischi tecnologici connessi con lo sviluppo della nuova arma.
In particolare il programma di sviluppo del missile SM-3 Block IIB fa parte del cosiddetto Phased Adaptive Approach, un piano generale teso ufficialmente a difendere l’Europa e le forze americane sul continente da possibili attacchi iraniani; l’intero sistema è incentrato su piattaforme e sensori terrestri e navali aventi lo scopo di individuare e intercettare principalmente missili balistici a corto e medio raggio (SRBM e MRBM) a partire dal 2020.
Secondo quanto illustrato dal Presidente americano Obama, l’European Phased Adaptive Approach (EPAA) si articolerà in quattro fasi. La prima, già in essere, è dedicata alla valutazione delle minacce e allo schieramento in Turchia del radar AN/TPY-2 di Raytheon, di un centro di controllo e sul posizionamento nel Mediterraneo di navi Aegis con capacità BMD equipaggiati con lo SM-3 Block IA (dove già opera la USS Monterey).
La seconda fase vedrà lo schieramento nel 2015 dello SM-3 Block IB e l’installazione di 24 intercettori e di un radar SPY-1 in Romania, in pratica un sistema Aegis BMD basato a terra.
Nel 2018 con la terza fase del programma arriverà lo SM-3 Block IIA e si aggiungerà alla Romania un secondo sito di difesa antimissile equipaggiato con altri 24 intercettori e radar SPY-1 in Polonia, per la difesa contro missili balistici con gittata intermedia.
Infine nel 2020 la quarta fase si completerà con lo schieramento del missile più prestazionale SM-3 Block IIB sugli assetti navali e terrestri coinvolti per difendere Europa e Stati Uniti dalla minaccia di ICBM in partenza dal Medio Oriente. L’intero sistema sarà assistito da sensori a terra, in mare e nello spazio (le nuove costellazioni Precision Tracking Space System, PTSS, e Airborne Infrared, ABIR) più evoluti e nell’evenienza da batterie THAAD (Terminal High Altitude Area Defense).
Il DACS è un sistema di propulsione leggero e di precisione installato sull’ultimo stadio dell’intercettore, che utilizza dei propulsori a propellente liquido a reazione rapida per posizionarlo con precisione sulla traiettoria del missile in arrivo.
Il DACS fornisce due tipi di propulsione, uno per il controllo del quarto stadio del missile e l’altro per le manovre di intercettazione del Kinetic Vehicle. L’Attitude Control System (ACS) dispone di sei propulsori per gestire il controllo in rollio, beccheggio, imbardata dell’intercettore. Questi propulsori agiscono in sinergia per mirare il bersaglio in arrivo, in particolare per stabilizzare il seeker del missile in modo che possa inquadrare correttamente il bersaglio, i cui dati vengono convertiti in comandi di manovra. I quattro propulsori dedicati all’intercettazione finale forniscono brevi e potenti impulsi per posizionare rapidamente e con precisione il veicolo esoatmosferico sulla traiettoria di impatto, in modo da distruggere secondo il principio “hit-to-kill” la minaccia in arrivo.
La Missile Defense Agency è responsabile per lo sviluppo di un sistema di difesa stratificata contro i missili balistici, di cui la componente basata in mare e a terra in Europa è uno degli assetti, studiata specificatamente per intercettare e distruggere con impatto diretto i missili balistici nella fase mediana del loro profilo di volo.
Phased Adaptive Approach e simulazione di ingaggio: