Proseguono i lavori sulla Aquitaine
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La prima fregata europea multi-missione (FREMM) francese, la Aquitaine, ha visto di recente un aumento dei test di accettazione dei sistemi a bordo della nave e il completamento di molti lavori di integrazione, presso il sito DCNS di Lorient, in vista della prima uscita in mare prevista per primavera.
Ad oggi, il 95% dei sistemi elettrici ed idraulici è stato installato, e le squadre di tecnici stanno lavorando sui sistemi informatici e di comunicazione, dispositivi di navigazione (radar di navigazione e di sorveglianza), sui quattro generatori diesel che alimentano la nave, e sul sistema di combattimento SETIS.
Le prime prove dei motori elettrici e della turbina a gas sono cominciati nei giorni scorsi e sono stati completati con successo. Per la prima volta l’intero sistema di trasmissione della fregata è stato messo in esecuzione, dai motori alle eliche di prova.
Oltre mille componenti sono già stati imbarcati e integrati a bordo della prima FREMM; gli altri saranno installati nelle prossime settimane, tra cui ad esempio le eliche definitive, i sistemi di sicurezza in mare, la porta dell’hangar dell’elicottero e le gruette per la posa in mare delle imbarcazioni semi-rigide.
Sessanta uomini e donne della Marina Francese sono da sei mesi in fase di addestramento, in particolare sul simulatore del sistema di gestione della nave di DCNS, attività che prosegue parallela alla costruzione dell’unità e prevede anche visite periodiche a bordo per acquisire familiarità con una unità altamente automatizzata che alla fine avrà un equipaggio di sole 108 persone (la metà del numero necessario per operare le fregate della generazione precedente).
La Aquitane a livello di armamento disporrà di 8 missili antinave Exocet MM40 Block 3, 16 missili per la difesa antiaerea Aster 15, 16 missili da crociera Scalp Naval, un cannone da 76 mm, due cannoni automatici da 20 mm, siluri MU90 e potrà ospitare l’elicottero NH90. Le contromisure saranno affidate al sistema NGDS (New-Generation Dagaie System) dipendente dal SETIS, in grado di lanciare esche di diverso tipo a seconda della minaccia.
A livello di sensori la nave sarà equipaggiata con il Multi Function Radar HERAKLES, sonar di prua UMS 4110 CL e rimorchiato a bassa frequenza CAPTAS 4, il sistema di tracciamento e inseguimento elettro-ottico all’infrarosso Artemis, e suite da guerra elettronica.
Le fregate del programma franco-italiano FREMM sono fra le navi più tecnologicamente avanzate disponibili sul mercato. Hanno un dislocamento di 6.000 tonnellate, una lunghezza fuoritutto di 142 m e velocità massima di 27 nodi grazie al sistema di propulsione ibrida CODLOG (combinazione di motore diesel per la propulsione elettrica, e turbina a gas). Possono accomodare fino a 145 persone ed hanno un’autonomia di 11.112 km (a velocità di 15 nodi).
In tutto, DCNS costruirà per la Marine Nationale 9 FREMM in versione ASW (Anti-Submarine Warfare), e due in configurazione FREDA (frégates de défense aériennes), con consegne da attuarsi tra il 2012 e il 2022. Un’altra unità ASW è stata venduta al Marocco, e sarà varata a settembre e consegnata al cliente nel 2013.
Le Fremm sono in grado di adempiere missioni ASW (Anti Submarine Warfare), ASUW (Anti Surface Warfare), AAW (Anti-Air Warfare) e attacco in profondità. L’Italia riceverà la prima unità nel 2012 in configurazione GP (General Purpose), le altre cinque a seguire in versione ASW; la costruzione delle altre quattro unità in configurazione GP è in dubbio: la decisione se costruirle per la MMI o costruirle per girarle ad un potenziale cliente export dovrà essere presa entro il 2013.
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