Il consorzio Eurofighter ha completato una campagna di prove in volo con il missile BVRAAM (Beyond Visual Range Air-to-Air Missile) Meteor, che fa parte del processo di integrazione del missile sul Typhoon portato avanti dall’industria.
Il primo di una serie di test ha riguardato la separazione in sicurezza del missile in tutto l’inviluppo di volo del velivolo; i test sono stati effettuati da BAE Systems con l’esemplare Instrumented Production Aircraft IPA 1 sopra il poligono di Aberporth, nel Regno Unito.
Il Meteor è stato progettato per sconfiggere le minacce aeree presenti e future che si trovano oltre la portata visiva, con prestazioni in termini di velocità e agilità in grado di aumentare significativamente le capacità di combattimento dell’aereo lanciatore. Il motore ramjet, con portata regolabile, permette al Meteor di mantenersi costantemente ad alta velocità fino al raggiungimento del bersaglio, capacità che rende ardua qualsiasi manovra di fuga.
Lanciato nel 2003, il Meteor è un programma di collaborazione che consente di consolidare la base industriale e tecnologica della difesa europea nel settore missilistico: MBDA UK, prime contractor, ha tra i principali partner industriali MBDA Francia, MBDA Italia, Saab (Svezia) e Inmize (Spagna).
Le piattaforme di destinazione del missile sono il Typhoon, il Dassault Rafale, il Gripen e in futuro l’F-35.
Allo stato attuale sembra ormai certo, salvo improbabili ripensamenti dovuti a possibili nuove offerte da presentare entro la fine di questa giornata, che anche i contendenti americani e russi siano stati esclusi dalla gara MMRCA (Medium Multi-Role Combat Aircraft), lasciando in gioco solamente i due caccia europei Eurofighter Typhoon e Dassault Rafale. Come trapelato da fonti del Ministero della Difesa indiano “gli altri quattro (F/A-18E/F, F-16IN, Gripen e Mig-35) sono stati eliminati”.
Le offerte commerciali di Dassault e del consorzio Eurofighter dovranno quindi essere estese per la seconda fase del processo di acquisizione. Una volta aperte le offerte, inizierà formalmente il processo di negoziazione tra le parti in causa e la commissione dedicata.
Secondo i termini generali, i concorrenti dovranno dimostrare di avere i requisiti per soddisfare la clausola riguardo gli offset industriali da garantire in una percentuale non inferiore al 50%, il che significa che almeno la metà del valore del contratto finale (circa 11 miliardi di dollari) andrà a beneficio di società indiane.
La decisione arriva dopo una rigorosa valutazione delle caratteristiche tecniche dei sei aerei effettuata da personale dell’Aeronautica indiana durante l’ultimo anno. Il Ministero ha in seguito intrapreso un secondo studio per determinare in maniera esatta gli obblighi industriali dei concorrenti.
Il contratto potrebbe essere firmato con il vincitore della gara a settembre. Resta ora da valutare se gli indiani sceglieranno una soluzione collaudata come il Rafale, protagonista in Libia, che potrebbe costituire l’assetto imbarcato anche sulle nuove portaerei indiane, o se il consorzio Eurofighter, e BAE Systems in particolare, riuscirà a proporre un’offerta più competitiva coinvolgendo l’India a livello industriale su una scala più ampia, iniziando proprio dallo sviluppo congiunto della versione navale del Typhoon.
Uno dei quattro Eurofighter inglesi in grado di svolgere sia missioni aria-aria che aria-suolo, operanti in Libia nell’ambito dell’operazione Ellamy, ha condotto per la prima volta in operazione reale un attacco al suolo che ha portato alla distruzione di due carri armati delle forze di terra libiche. L’aereo, decollato dalla base di Gioia del Colle assieme ad un Tornado GR4, una volta arrivato sopra i cieli di Misurata ha identificato gli obiettivi a terra e rilasciato in successione due Enhanced Paveway II, mentre il Tornado colpiva un terzo carro con una Paveway IV.
Il Maggior Generale John Lorimer ha affermato che l’uso del Typhoon come piattaforma multi-ruolo, in combinazione con il Tornado, fornisce all’aeronautica una pronta ed equilibrata capacità di reazione mantenendo le forze schierate al livello maggiore di efficienza. Il Generale ha aggiunto che la RAF sta ora fornendo un quarto degli assetti d’attacco operativi in Libia, chiamati a svolgere una media del 15 per cento delle sortite totali NATO, rimanendo in volo per il circa il 25 per cento del totale delle ore di volo accumulate dagli aerei della coalizione. Durante il fine settimana, la NATO ha condotto attacchi contro 61 veicoli blindati e postazioni di difesa aerea; un terzo di questi, concentrati nella zona di Misurata, Brega e Agedabia, sono stati attaccati da aerei della RAF.
Il programma Phase 1 Enhancement (P1E) volto a implementare nuove capacità chiave sugli aerei Eurofighter Typhoon Tranche 2 ha compiuto un altro passo in avanti con l’integrazione della bomba a guida duale (laser/INS-GPS) da 1000 lb EGBU-16 (Enhanced Guided Bomb Unit – 16), condotta da Cassidian Spain a bordo dell’Instrumented Production Aircraft 4 (IPA4). La EGBU-16 è l’arma aria-suolo scelta da Italia, Germania e Spagna come alternativa alla Paveway IV selezionata dal Regno Unito, rilasciata per la prima volta di recente dal Typhoon.
Ulteriori test seguiranno con gli aerei IPA 1, IPA 2 e IPA 7 rispettivamente eseguiti da BAE Systems, Alenia Aeronautica e EADS Deutschland (Cassidian) con i quali verrà dimostrata la possibilità di rilascio e gestione in sicurezza di entrambi gli ordigni dalle 6 stazioni esterne dei Typhoon dei paesi partner del programma.
Per quanto riguarda la fase P1E si conclude quindi la parte di evoluzione preliminare del Typhoon in strumento (limitato) per attacco al suolo, con l’introduzione delle due tipologie di armi previste e i necessari upgrade del software avionico per gestirle, in unione con il pod di designazione laser Litening III. Il completamento del pacchetto di miglioramenti avverrà con ulteriori sviluppi dei sistemi Man-Machine Interface (MMI), della suite di comunicazione e navigazione e del DASS Praetorian, che avranno il loro sviluppo definitivo a bordo degli aerei della Tranche 3A.
Archiviata per ora la possibilità di una fase P2E, i paesi partner hanno deciso di proseguire in ordine sparso con il programma per l’eventuale integrazione di armi come Storm Shadow, Taurus, Brimstone, Small Diameter Bomb, JDAM e Meteor, a seconda delle esigenze nazionali, il che potrebbe portare ad avere Typhoon a diversi standard avionici e con capacità complessive molto diverse da paese a paese, specie se non si trovasse un accordo sulla configurazione comune degli aerei della Tranche 3A.
L’Eurofighter ha incominciato ad avere una basica capacità di attacco al suolo a partire dal 2008 con gli aerei inglesi della Tranche 1 (Block 5), e poi con quelli tedeschi nel 2009, in grado di utilizzare le bombe Paveway II con il pod Litening III. Di recente quattro Typhoon inglesi impegnati nell’operazione Ellamy in Libia hanno ricevuto il via libera per operare per compiti di attacco al suolo.