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Nuovi sistemi di difesa aerea proposti da MBDA

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All’esposizione IDEX 2011 di Abu Dhabi, MBDA ha svelato l’ultima aggiunta alla sua gamma di dispositivi C2 di difesa aerea, presentando per la prima volta una nuova combinazione di sistemi indirizzata agli utilizzatori di missili Mistral e VL MICA.

L’IMCP (Improved Missile Control Post) è il primo elemento di questo pacchetto. Esso integra, all’interno di un container montato su un veicolo ruotato, una unità di comando e controllo ed è dotato di radar 3D di ultima generazione in grado di rilevare e identificare bersagli aerei a distanze di 80 km. L’IMCP è una versione evoluta del Mistral Coordination Post, di cui sono già stati venduti 40 esemplari. Esso comprende una console ergonomica per l’operatore progettata per fornire uno spazio di lavoro dove il comandante possa svolgere la sua missione in condizioni ottimali. E’ controllato da due operatori e smista gli ordini di ingaggio ai lanciatori sul campo coordinati dal PCP.

Il PCP (Platoon Command Post), secondo elemento della combinazione, è un sistema di comando modulare, derivato diretto del Tactical Operations Centre (TOC) utilizzato per il VL MICA, sviluppato in stretta collaborazione con l’aeronautica francese. Il PCP permette al comandante di controllare le unità dedicate alla difesa aerea a doppio strato, collegando i lanciatori di missili Mistral e VL MICA.

A seconda della situazione tattica è possibile il collegamento e il coordinamento di fino a otto lanciatori SHORAD (Short Range Air Defense) Mistral, o in alternativa fino a sei MRSAM (Medium Range Surface to Air Missile) VL MICA. E’ possibile ottenere una combinazione di capacità di difesa aerea a distanza ravvicinata e media collegando allo stesso tempo entrambi i lanciatori dei due missili, ma in questo caso il limite di canisters per tipologia d’arma è limitato a quattro.

Il sistema PCP processa le informazioni per la raffigurazione del campo di battaglia, monitora e controlla i lanciatori, e fornisce la stima dei danni provocati; ha anche un ruolo di comunicazione con le strutture C3I; la missione principale è effettuare il ruolo di interfaccia tra le varie unità del sistema e, se necessario, fra le unità PCP dispiegate nelle zone limitrofe. Le fasi di individuazione, identificazione e inseguimento del bersaglio sono effettuate tramite un collegamento a fibre ottiche e VHF all’IMCP che, nel caso, può essere controllato a distanza da uno dei tre operatori del PCP.

La combinazione di IMCP e PCP, già venduta ad un primo cliente con consegne previste nel 2014, amplia ulteriormente la gamma di sistemi di comando e controllo per la difesa aerea offerta da MBDA. Essa fornisce un alto grado di flessibilità per quanto riguarda il numero e il tipo di piattaforme per adattarsi meglio alla missione o alla minaccia in questione.


Tra gli assetti integrabili compare anche l’MPCV (Multi Purpose Combat Vehicle), di cui si è registrato recentemente il primo ordine export; esso consiste di una torretta di difesa aerea dotata di missili Mistral e relativi sistemi optronici, di controllo e comunicazione forniti da Thales, e mitragliatrice automatica per autodifesa, installabile su un veicolo ruotato corazzato a scelta del cliente, o sul Sherpa 3A standard di Renault Truck Defense.

Lo sviluppo auto-finanziato da MBDA e Rheinmetall dello MPCV è durato quattro anni e la qualificazione finale del sistema è avvenuta nel 2010 dopo una serie di lanci di prova. Questi test sono culminati con una dimostrazione di tiro di unità MPCV contro un certo numero di obiettivi che rappresentavano un attacco aereo di saturazione. Varie delegazioni estere hanno assistito a questa prova che ha avuto luogo presso il poligono di Biscarosse della DGA (Direction Générale de l’Armement) francese.

I primi MPCV di produzione dovrebbero essere consegnati all’esercito francese a partire dal 2013.

Francia ordina 200 missili Meteor

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meteor
La Direzione Generale degli Armamenti (DGA) francese ha ordinato 200 missili aria-aria a lungo raggio Meteor per equipaggiare i Rafale di Marina e Aeronautica.

Il contratto è stato notificato a MBDA-UK dall’agenzia per le acquisizioni militari del Ministero della Difesa britannico, che è alla guida del programma. I primi esemplari saranno consegnati all’Armée de l’Air nel 2018, che lo utilizzerà a fianco del missile a corto-medio raggio Mica come armamento standard di missione. Nel frattempo verranno condotte tutte le necessarie tappe di integrazione e certificazione del missile sull’aereo lanciatore, che finora hanno visto protagonista solo il Gripen di Saab.

Il Meteor è stato progettato per sconfiggere le minacce aeree presenti e future che si trovano oltre la portata visiva, con prestazioni in termini di velocità e agilità in grado di aumentare significativamente le capacità di combattimento dell’aereo lanciatore. Il motore ramjet, con portata regolabile, permette al Meteor di mantenersi costantemente ad alta velocità fino al raggiungimento del bersaglio, capacità che rende ardua qualsiasi manovra di fuga.

Lanciato nel 2003, il Meteor è un programma di collaborazione che consente di consolidare la base industriale e tecnologica della difesa europea nel settore missilistico: MBDA UK, prime contractor, ha tra i principali partner industriali MBDA Francia, MBDA Italia, Saab (Svezia) e Inmize (Spagna).

Le piattaforme di destinazione del missile sono il Typhoon, il Dassault Rafale, il Gripen e in futuro l’F-35.

Lo SAMP/T intercetta un missile balistico

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Il sistema di difesa antiaereo SAMP/T di MBDA ha intercettato un missile balistico per mezzo di un Aster durante una esercitazione tenuta dalla DGA EM francese (Direction Générale de l’Armement – Essais de Missiles) presso il poligono di Biscarosse, nella regione francese delle Landes. Il lancio ha interessato la variante Block 1 del missile Aster e costituisce il primo tiro di validazione teso a dimostrare la capacità del sistema di fronteggiare efficacemente la minaccia di missili balistici di teatro. Il risultato è stato ottenuto per mezzo dei finanziamenti stanziati dal governo francese a partire dal 2003 per lo sviluppo dello SAMP/T, all’interno del programma NATO ALTBMD (active layered theatre ballistic missile defence), di cui il primo di 10 esemplari è recentemente entrato in servizio presso l’escadron de défense sol-air (EDSA) 4/950 “Servance” dislocato presso la base dell’Armée de l’Air di Luxeuil. La seconda batteria sarà operativa nel 2011, seguita dalla terza l’anno seguente presso la base di Mont de Marsan.

“Questo è un evento storico, l’Europa ha appena dimostrato di saper acquisire in completa indipendenza la capacità di difesa contro la minaccia dei missili balistici”, ha dichiarato Antoine Bouvier, CEO di MBDA. “Questo successo conferma, una volta di più, l’offerta vincente di MBDA e dei suoi partner, Thales e Safran, di apportare continui aggiornamenti al SAMP/T e all’Aster al fine di affrontare le minacce balistiche in costante evoluzione, e di dare una risposta al tema della sovranità europea”.

Il sistema SAMP/T, denominato Mamba dai francesi, combina il radar Arabel, il centro di comando e controllo di fuoco, container di supporto logistico e il missile Aster 30, sviluppato da Francia e Italia all’interno del programma Future Surface-to-Air Family (FASF), oltre alla piattaforma del lanciatore in grado di lanciare rapidamente 8 missili ciascuno (montato su automezzi della Astra/Iveco per l’Italia e su veicoli Renault-TRM 10000 per la Francia). 10 esemplari veranno consegnati alla Francia e 5 all’Italia, per equipaggiare gli eserciti dei due paesi, e l’aeronautica francese.

Il SAMP/T è un sistema di difesa aerea a medio raggio sviluppato per proteggere le forze sul campo, i siti e le aree sensibili, da minacce di tipo convenzionale come ad esempio aerei, UAV, elicotteri e missili stand-off di nuova generazione, e dai missili di balistici a corto raggio; il sistema fa affidamento sul missile Aster 30 (la cui gittata è di oltre 100 km, la quota di tangenza operativa supera i 20 km), e si distingue per una mobilità tattica e strategica di alto livello.

L’Aster Block 1, versione avanzata del missile Aster 30, grazie alla sua estesa capacità TBMD sarà in grado di intercettare missili con portata di 600 km, come lo Scud. MBDA sta inoltre sviluppando un ulteriore avanzamento del sistema, conosciuto come Aster 30 Block 2, capace di contrastare missili di tipo balistico con una gittata ancora maggiore, perfettamente compatibile con tutti i sistemi che attualmente schierano l’Aster 30.

La gamma dei missili Aster (che comprende anche le varianti navali di Aster 15 e Aster 30) costituisce il più importante programma missilistico mai avviato in Europa e il secondo principale programma di difesa gestito dall’ OCCAR, dopo il velivolo da trasporto tattico A400M. Acquisita da tre paesi europei e da due clienti export, oggi la famiglia Aster offre la più grande linea installata di sistemi missilistici in Europa. MBDA/Thales ha, per questo sistema, un portafoglio ordini di 55 sistemi navali e terrestri, oltre a più di 1.700 missili già in fase di consegna.

Accordo di cooperazione tra MBDA Italia e CIRA

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MBDA Italia ed il Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali hanno firmato un accordo di cooperazione per avviare collaborazioni in grado di stimolare efficacemente le capacità operative di ciascuna nei rispettivi settori. La Convenzione avrà durata di 3 anni dalla data della sua sottoscrizione e si intenderà automaticamente rinnovata di triennio in triennio. La possibile sinergia è stata identificata nello sviluppo di tecnologie abilitanti e nella concezione, nello sviluppo, nella qualifica e nell’utilizzo di dimostratori tecnologici “Flying Test Beds” attraverso i quali le suddette tecnologie e le relative tecniche di progettazione ed integrazione possano venire efficacemente validate. Oggetto della collaborazione, saranno diversi temi, tra i quali: Airframe in composito per applicazioni subsoniche/supersoniche; sistemi ed algoritmi di Guida, Navigazione e Controllo per lanciatori spendibili di prossima generazione e veicoli ipersonici; canister in composito; moduli BMC4I & Dual Use in composito; protezioni antibalistiche per incrementare la safety del personale in condizioni operative; radomes ibridi.

MBDA distaccherà un’unità tecnica presso il CIRA come focal point per la realizzazione dei progetti da finanziare.

MBDA progetta e produce missili e sistemi missilistici per rispondere alle più svariate esigenze operative, presenti e future, per le forze armate. In totale, il gruppo offre una gamma di 45 programmi di sistemi missilistici e contromisure già in servizio operativo e più di 15 altri progetti in fase di sviluppo.
MBDA è controllata con uguali regole di Corporate Governance da BAE SYSTEMS (37,5%), EADS (37,5%) e FINMECCANICA (25%).

Il CIRA – Centro Italiano Ricerche Aerospaziali – è una società consortile per azioni a maggioranza pubblica costituita nel 1984 con il compito, affidatogli dallo Stato, di definire e realizzare il PRO.R.A. (Programma Nazionale di Ricerca Aerospaziale), ovvero di: realizzare e gestire laboratori di ricerca e impianti di prova all’avanguardia, svolgere attività di ricerca e sviluppo tecnologico, diffondere la conoscenza aerospaziale, partecipare a programmi europei ed internazionali.
Con il programma PRORA sono state acquisite notevoli competenze in diversi settori di ricerca quali Propulsione Spaziale, Aerodinamica, Aerotermodinamica e Termostrutture, Strutture Avanzate, Sistemi di Volo, Vibrazioni e Acustica, Tecnologie Informatiche; e sono stati realizzati impianti di prova unici al mondo, come PWT, IWT e LISA capaci di simulare, rispettivamente, la fase di rientro nell’atmosfera terrestre, la formazione di ghiaccio sui velivoli e l’impatto al suolo di strutture aerospaziali, nonché numerosi laboratori di ricerca all’avanguardia.
Il Centro conduce inoltre attività d’integrazione tecnologica attraverso i programmi UAV (Unmanned Aerial Vehicles) e USV (Unmanned Space Vehicles), il cui obiettivo finale è lo sviluppo di piattaforme volanti senza pilota a bordo per la validazione delle tecnologie innovative necessarie alla realizzazione dei futuri mezzi di trasporto aeronautico e spaziale.

(MBDA)

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