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Primo lancio per l’IRIS-T SL

Riferimento | Esercito | Europa |

Il missile terra-aria a corto-medio raggio IRIS-T SL (Surface Launched), prodotto da Diehl BGT Defence, basato sulla versione aria-aria a guida IR in dotazione a 7 paesi europei più Sud Africa e Arabia Saudita, ha effettuato il suo lancio inaugurale presso il poligono OTB in Sud Africa in presenza dei rappresentanti del cliente nazionale, la Germania, desiderosa di integrare l’arma nel Medium Extended Air Defense System (MEADS).
Tutti gli obiettivi di prova sono stati raggiunti, a partire dal lancio in sicurezza da un veicolo predisposto fino alla dimostrazione delle caratteristiche meccaniche e aerodinamiche dell’arma in volo, delle prestazioni operative del motore di nuova concezione a razzo e dell’apertura controllata della copertura aerodinamica che riveste la punta del missile nella fase iniziale di accelerazione.

Il MEADS è un programma trinazionale di Germania, Italia e Stati Uniti volto a fornire un assetto di difesa aerea mobile in grado di operare contro aerei, uav, missili da crociera, missili balistici tattici. Sostituirà i sistemi Patriot negli Stati Uniti, i sistemi Nike Hercules in Italia e integrerà i sistemi Patriot in Germania.
Il missile IRIS-T SL nelle batterie tedesche farà da complemento all’americano PAC-3 MSE, missile primario del sistema MEADS.

Ulteriori sviluppi del missile SL riguardano un aggiornamento del motore a razzo e l’integrazione del data link e di strumenti di navigazione assistita da GPS. Volendo è possibile usare in funzione di difesa aerea ravvicinata il missile IRIS-T SLS, che non presenta cambiamenti rispetto la versione base che equipaggia anche l’Eurofighter Typhoon.

Germania richiede integrazione dell’IRIS-T SL nel MEADS

Riferimento | Aerospazio | Europa |

IRIS-T SLMEADS International (MI), joint venture fra MBDA, Lockheed Martin e LFK, ha ricevuto richiesta ufficiale da parte del governo tedesco di integrazione del missile europeo IRIS-T SL (Surface Launched) nel Medium Extended Air Defense System (MEADS). Il missile, prodotto da Diehl BGT Defence, è basato sulla versione aria-aria a guida IR e incorpora un motore a razzo a propellente solido più grande, radio data link e un cono sul muso per ridurre la resistenza aerodinamica; costituirà la seconda soluzione di fuoco contro obiettivi aerei ravvicinati per le batterie destinate alla Germania.

“La decisione di usare l’IRIS-T SL come missile secondario sottolinea l’impegno della Germania nel MEADS, prima nazione che testerà il suo design ad architettura aperta che consente ai vari paesi di integrare differenti sensori e armi in un sistema di sistemi per la difesa aerea nazionale”, ha detto Klaus Riedel, Vice Presidente Esecutivo di MI.
MEADS International implementerà l’interfaccia con il missile secondo il principio plug-and-fight, incluso l’adattamento del software per integrare missile e lanciatore e inserirli nelle attuali simulazioni, senza alcuna modifica all’hardware.

Il MEADS è un programma trinazionale di Germania, Italia e Stati Uniti volto a fornire un assetto di difesa aerea mobile in grado di operare contro aerei, uav, missili da crociera, missili balistici tattici. Sostituirà i sistemi Patriot negli Stati Uniti, i sistemi Nike Hercules in Italia e integrerà i sistemi Patriot in Germania.
Il missile di base del sistema è il PAC-3 (Patriot Advanced Capability-3) MSE (Missile Segment Enhancement) a guida radar attiva in banda Ka, funzionante secondo principio hit-to-kill che utilizza l’energia cinetica della propria testata per distruggere l’obiettivo. Gli altri componenti del sistema sono i radar AESA per la sorveglianza e il controllo di fuoco, i lanciatori e la rete di centri di comunicazione per la gestione integrata del campo di battaglia.

La fase di progettazione e sviluppo del sistema, del valore totale di 3.5 miliardi di dollari, è stata avviata nel 2005.
La consegna dei quattro prototipi di radar per il controllo di fuoco è attesa tra il 2012 e il 2014.
Il programma è gestito dalla NATO MEADS Management Agency (NAMEADSMA) e finanziato per il 58% dagli Stati Uniti, il 25% dalla Germania e il 17% dall’Italia all’interno della NATO Medium Extended Air Defense System Management Organization (NAMEADSMO).

La Germania testa il missile PAC-3

Riferimento | Aerospazio | Americhe | Europa |

Personale della Luftwaffe, dell’US Army e di Lockheed Martin ha condotto presso il poligono di White Sands il secondo test internazionale positivo del missile PAC-3 utilizzando una batteria Patriot tedesca aggiornata allo standard “Configuration-3″. Il primo test per clienti internazionali aveva riguardato l’ingaggio di un bersaglio simulato di missile balistico tattico da parte di un PAC-3 della Japanese Self Defense Force.

Il test ha avuto come scopo dimostrare l’efficacia dei miglioramenti che riguardano sia il missile intercettore che l’elettronica del lanciatore (l’ELES – Enhanced Launcher Electronics System, in grado di interfacciarsi con tutti i missili della famiglia Patriot), il quale può ospitare ora 16 PAC-3 invece dei 4 missili della generazione precedente, e il computer per il calcolo delle soluzioni di fuoco.

Benchè ottimizzato per l’inseguimento e la distruzione di missili balistici al rientro nell’atmosfera, il sistema di difesa aereo Patriot aggiornato al nuovo standard può agire efficacemente contro minacce aeree convenzionali e missili cruise, in collaborazione con batterie antiaeree basate sui missili PAC-2.

Il PAC-3 (Patriot Advanced Capability-3) funziona secondo principio hit-to-kill utilizzando l’energia cinetica della propria testata per distruggere l’obiettivo, guidata dal seeker radar attivo in banda Ka. La Germania affiancherà al PAC-3, nella versione potenziata MSE, il missile IRIS-T SL per il programma trinazionale di sistema di difesa aerea mobile MEADS (Medium Extended Air Defense System). Questa versione ha un raggio d’azione superiore, un motore più prestazionale ed una manovrabilità migliorata garantita dalle maggiori superfici aerodinamiche, che garantiscono un aumento di capacità complessive del 50% rispetto ai normali PAC-3.

Difesa Antimissile: Iniziata la progettazione del radar per la Repubblica Ceca

Riferimento | Aerospazio | Americhe |

Ballistic Missile Defense - Terzo Sito in Europa
La U.S. Missile Defense Agency ha dato incarico a Raytheon di iniziare la fase di progettazione finale e la definizione dei requisiti base del radar per difesa antimissile (attualmente in servizio sperimentale a Kwajalein, nelle Isole Marshall), che è stato proposto per la Repubblica Ceca a seguito dell’accordo recentemente stipulato durante il 59° vertice Nato di Bucarest. Il radar a banda X (frequenze tra i 8 e 12 GHz), in grado di distinguere piccoli oggetti a grandi distanze, sarà uno dei due elementi chiave del progetto di difesa antimissile che verranno dislocati in Europa, assieme ai 10 intercettori basati in Polonia. La sua sede sarà a sud-ovest di Praga (che raggiungerà dopo aver subito gli upgrade nella sua attuale postazione nell’arcipelago micronesiano), dove contribuirà a fornire protezione contro i missili balistici indirizzati contro l’Europa (Guarda la copertura).

Raytheon intende anche massimizzare la partecipazione dell’industria ceca nello sviluppo e nella costruzione del sito e delle relative strutture. Il contratto iniziale ammonta a 5 milioni di dollari con potenziale di 400 milioni per il 2013.

Il progetto di difesa antimissile prevede una copertura stratificata contro la minaccia rappresentata dai missili balistici, e comprende piattaforme a terra, in mare e nello spazio utili alla loro individuazione, inseguimento e distruzione. In particolare nella prima fase, in cui il missile accellera prima di seguire traiettorie balistiche e prima che avvenga la separazione delle testate, entreranno in scena intercettori basati a terra o su navi che distruggeranno l’obiettivo con la sola energia cinetica dell’impatto. In alternativa verrà impiegato l’Airborne Laser, un 747 modificato con la caratteristica torretta sul muso che avrà il compito di abbattere i vettori mediante l’uso del laser ad alta energia COIL (Chemical Oxygen Iodine Laser).
Al fine di intercettare il missile in arrivo nella fase mediana del suo profilo di volo (circa 20 minuti la finestra utile d’ingaggio), saranno lanciati da Fort Greely, Alaska, o dalla Vandenberg Air Force Base, in California, o dal sito in Polonia, missili dotati di un veicolo esoatmosferico (in futuro saranno multipli) incaricato di distruggere la minaccia secondo principio “hit-to-kill”, guidati dai centri di controllo di fuoco situati in Colorado ed in Alaska, i quali riceveranno i dati provenienti dai vari sensori sparsi nel globo (compreso il radar in Repubblica Ceca) o nello spazio. In alternativa entreranno in azione missili SM-3 installati a bordo di navi Aegis che effettueranno analoga operazione.
Qualora il missile in arrivo sia risultato immune ai precedenti tentativi di ingaggio, durante la fase terminale di rientro della testata si azioneranno i sistemi mobili THAAD (volto a intercettare il missile nel momento di transizione dalla fase di metà corsa a quella finale della traiettoria, nella parte alta dell’atmosfera), Arrow (già in servizio, sviluppato congiuntamente da USA e Israele) e MEADS (programma trinazionale di Stati Uniti, Germania e Italia, che utilizzerà il missile intercettore PAC-3 MSE), quest’ultimo impiegabile non solo contro missili balistici tattici, ma anche contro missili da crociera, aerei e UAV/UCAV.

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