30 nov, 2007
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Dopo il lancio della sonda interplanetaria DAWN avvenuto con successo il 27 Settembre 2007 dalla base americana di Cape Canaveral, per la prima volta è stato acceso lo strumento VIR-MS (Visibile InfraRed – Mapper Spectrometer) progettato e realizzato interamente da Galileo Avionica, società di Finmeccanica, e commissionato dall’Agenzia Spaziale Italiana.
VIR-MS (Visibile InfraRed – Mapper Spectrometer) è uno strumento fondamentale per la missione: la maggior parte degli obiettivi scientifici di DAWN – raccolta di informazioni sulle condizioni che regnavano durante le fasi iniziali dell’evoluzione del Sistema Solare e dei pianeti terrestri – potranno essere raggiunti da questo spettrometro ad immagine operante nel visibile e nel vicino infrarosso.
Lo spettrometro VIR-MS è una versione semplificata dello strumento VIRTIS, sempre di Galileo Avionica, operativo a bordo della missione Rosetta e Venus Express. Lo strumento eseguirà in DAWN la mappatura iperspettrale e l’analisi spettroscopica degli asteroidi Vesta e Cerere che la sonda dovrebbe raggiungere rispettivamente nell’ottobre 2011 e nell’agosto 2015.
Ad ottobre scorso, la NASA ha effettuato un check out di tutti i principali strumenti scientifici di DAWN che sono stati accessi per verificarne lo stato di operatività. Gli strumenti essenziali per il successo della missione hanno mostrato di operare perfettamente.
In particolare, il 17 Ottobre sono state realizzate le operazioni di “commissioning” per lo spettrometro VIR-MS (Visibile InfraRed – Mapper Spectrometer). Lo strumento, che si trova attualmente a circa -130°C di temperatura e a 4 milioni di chilometri dalla terra, ha eseguito in completa autonomia la sequenza di operazioni programmate della durata di circa 8 ore.
Il prossimo appuntamento per i test funzionali è previsto per l’11 dicembre quando lo spettrometro eseguirà una calibrazione esterna, prendendo come target una stella ed osservandone lo spettro di emissione.
Per gennaio/febbraio 2008 è prevista inoltre una misura di coallineamento fra lo spettrometro VIR-MS e la Framing Camera (FC), altro strumento presente a bordo della sonda DAWN. Puntando una stessa sorgente esterna si verificherà la precisione con la quale VIR e FC sono allineate dopo il lancio.
A partire da Settembre 2011, lo strumento di Galileo Avionica inizierà a trasmettere i dati relativi alle proprietà geofisiche e geochimiche degli asteroidi Cerere e Vesta.
Intanto, proprio ieri, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha presentato i nuovi risultati scientifici ottenuti dalla missione Venus Express. La sonda Venus Express, lanciata il 9 novembre 2005, è entrata nell’orbita operativa finale nel maggio del 2006. Da allora, lo strumento VIRTIS – Visible and Infrared Thermal Imaging Spectrometer – sta effettuando la mappatura termica su larga scala dell’inospitale pianeta Venere ed in particolare dell’emisfero sud del pianeta, dalla superficie fino a circa 100km di altitudine.
Anche in questo caso VIRTIS sta fornendo informazioni di primaria importanza sulla temperatura e sulla superficie della “Stella del Mattino”, riuscendo di fatto a oltrepassare la cortina di anidride carbonica e acido solforico che avvolge Venere in una atmosfera densa e ad elevata temperatura (intorno a 450 gradi). Infine, grazie a VIRTIS gli scienziati sembrano aver individuato il volto di Venere in un ammasso atmosferico, una visione davvero spettacolare.
Fonte: Selex S&AS
7 nov, 2007
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Questa mattina presto si è presentata la rara opportunità di vedere la Stazione Spaziale in formazione con lo Space Shuttle Discovery durante il volo di rientro verso la Florida dove è previsto l’atterraggio per questa sera.
Tra le 06.30 e le 06.37 CET la ISS, seguita a distanza dal Discovery, ha sorvolato la linea che parte da Cadice (Spagna), passando su Barcellona, Marsiglia (Francia), Torino e Milano, verso l’Austria.
Anche i residenti di Verano Brianza, città natale di Paolo Nespoli, vicino Milano, hanno avuto l’opportunità di vedere nitidamente il passaggio della ISS e dello Shuttle.
Per i mattinieri in Sicilia e in Grecia, invece, la Stazione e lo Shuttle sono stati visibili con un’orbita di anticipo, ossia 90 minuti prima che al nord Italia, tra le 04:59 e le 05:03 CET (05:59 e 06:03 per la Grecia).
E’ stato possibile vedere il passaggio dalla Spagna, dal sud della Francia, in ogni luogo in Svizzera, in buona parte dell’Italia, dal sud della Germania e nella parte occidentale dell’Austria.
Il Discovery, con a bordo l’equipaggio del volo STS-120, si è sganciato dalla Stazione Spaziale il 5 Novembre alle 11:32 CET, ed è previsto che atterri in Florida alle 19:02 CET (18:02 UT).
E’ possibile consultare le previsioni di sorvolo della ISS per l’osservazione da terra a questo indirizzo.
Fonte:ESA
5 nov, 2007
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Il sistema radar della sonda Mars Express dell’ESA ha scoperto nuovi dettagli in merito ad alcuni dei sedimenti più misteriosi di Marte, la Medusae Fossae Formation. Il radar ha fornito la prima misurazione diretta della profondità e delle proprietà elettriche di questi materiali, fornendo nuovi indizi sulle loro origini.
La Medusae Fossae Formation (MFF) è un insieme di sedimenti unici sulla superficie di Marte. Si tratta di un vero e proprio enigma. Questi depositi che si trovano nei pressi dell’equatore, lungo la barriera che separa altopiani e pianure, potrebbero rappresentare alcuni dei sedimenti più recenti presenti sulla superficie del pianeta. Lo si è dedotto da un’evidente carenza di crateri d’impatto che, invece, caratterizzano i terreni più antichi.
La sonda Mars Express sta raccogliendo dati da questa regione grazie al radar di bordo MARSIS (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionospheric Sounding).
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12 lug, 2007
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Gli scienziati riferiscono di aver scoperto per la prima volta la presenza di vapore acqueo nell’atmosfera di un pianeta oltre il nostro sistema solare.
La conferma è arrivata dopo un’analisi ad infrarossi del passaggio di questo gigante gassoso davanti alla sua stella.
Giovanna Tinetti, borsista dell’ESA presso l’Istituto di astrofisica di Parigi, e colleghi da tutto il mondo hanno usato i dati del telescopio spaziale Spitzer della NASA, puntando l’obiettivo verso il pianeta HD 189733b, distante 63 anni luce, nella costellazione di Vulpecula.
Il pianeta fu scoperto nel 2005 quando, passando davanti alla sua stella, ne affievolì la luce del 3% circa. Con l’aiuto del telescopio Spitzer, Tinetti e la sua squadra hanno tenuto sotto osservazione la stella, che è leggermente meno luminosa del sole. Hanno visto il suo bagliore diminuire su due bande di infrarossi (3,6 e 5,8 micrometri).
Se il pianeta fosse stato un corpo di roccia senza atmosfera, queste due bande e una terza (8 micrometri), recentemente misurata da una squadra di Harvard, si sarebbero comportate nello stesso modo.
Invece, quando la tenue atmosfera esterna del pianeta è passata davanti alla stella, la luce assorbita ha mostrato un comportamento diverso. L’atmosfera ha assorbito meno raggi infrarossi a 3,6 micrometri che alle altre due lunghezze d’onda.
“L’acqua è la sola molecola che può spiegare questo comportamento,” ha affermato Tinetti.
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