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Nuovi dettagli sul riassetto della Royal Navy

Riferimento | Europa | Marina |

LA SDSR dello scorso ottobre ha delineato in larga misura quale sarà l’organizzazione della Marina britannica per il prossimo decennio; tuttavia, alcuni dettagli erano rimasti in sospeso, in attesa che apposite commissioni di studio valutassero quali altri assetti radiare, per uniformarsi alle disponibilità di spesa e agli obiettivi strategici inglesi illustrati nel documento.

Il Ministro della Difesa inglese Liam Fox ha annunciato ieri le modifiche alla flotta di superficie della Royal Navy, che comprendono il ritiro dal servizio della HMS Illustrious nel 2014 e delle restanti quattro fregate Type 22 nei prossimi 4 mesi: HMS Chatham, Campbeltown, Cumberland e Cornwall. La HMS Ocean sarà l’assetto portaelicotteri scelto sia per fornire una capacità di assalto anfibio alle forze britanniche, sia per mantenere in esercizio il personale in attesa dell’entrata in servizio tra dieci anni della portaerei HMS Queen Elizabeth.

Per quanto riguarda le fregate la Chatham sarà ritirata a fine gennaio 2011; Campbeltown e Cumberland seguiranno il primo aprile, e la Cornwall alla fine dello stesso mese, quando teronerà dalla missione nell’Oceano Indiano.

Come previsto la HMS Ark Royal sarà definitivamente ritirata dal servizio entro fine dicembre. Meno di un mese fa dal suo ponte sono partiti per l’ultima volta 4 Harrier della Joint Force Harrier, un altro assetto icona delle forze inglesi ad andare in pensione dopo 41 anni di servizio. Ieri 16 Harrier di Marina e Aeronautica hanno dato l’addio finale al servizio attivo compiendo un volo in formazione sopra i cieli del Lincolnshire, passando sopra sette basi RAF, la Cattedrale di Lincoln e le cittadine di Stamford e Oakham, fra la commozione di personale e osservatori.

Entrato in servizio nel 1969 presso la base RAF di Wittering, la prima versione dell’Harrier (GR1) ha fornito per la prima volta capacità V/STOL (Vertical and/or short take-off and landing) ad una aeronautica militare, partecipando nel corso del tempo, fra le altre missioni, alla guerra delle Falklands e ai conflitti nei Balcani, Iraq e Afghanistan. Nel 2000 la flotta di Harrier GR9 inglese di marina e aeronautca si è costituita in un unico gruppo congiunto stanziato presso RAF Cottesmore. La versione derivata AV-8B+ Harrier II è ancora in servizio presso Stati Uniti, Italia e Spagna in attesa dell’arrivo dell’F-35B.

Per quanto riguarda il prosieguo delle misure adottate dal MoD, la nave da supporto anfibio LSD della classe Bay ad uscire dal servizio sarà la RFA Largs Bay, nel mese di aprile 2011, entrata in servizio solo quattro anni prima; l’accompagneranno nell’ultimo viaggio le rifornitrici AOR RFA Bayleaf e RFA Fort George, non più necessarie dato il ridimensionamento della flotta.

Per concludere una delle due LPD della Classe Albion verrà tenuta costantemente ad alta prontezza operativa per soddisfare eventuali necessità di missione mentre l’altra verrà tenuta in stato di riserva. Fino al novembre del 2011 la HMS Albion sarà pertanto l’ammiraglia della Royal Navy. Seguirà nel ruolo la HMS Bulwark fino al 2016, data in cui verrà sottoposta a generale refit, cedendo di nuovo il titolo di ammiraglia alla Albion.

La Royal Navy dice addio agli Harrier e alla Ark Royal

Riferimento | Aerospazio | Europa | Marina |


L’ultimo lancio dell’Harrier GR9 dal ponte della HMS Ark Royal è avvenuto ieri mattina alle 9 locali a 74 km dalle coste di Newcastle, città dove è iniziata la costruzione della nave. I quattro aerei protagonisti dell’ultima sortita, appartenenti al gruppo congiunto Harrier RAF/Royal Navy basato a Cottesmore, per l’occasione hanno mostrato l’impennaggio verticale decorato con l’emblema degli stormi di appartenenza (800 Naval Air Squadron e 1 Squadron RAF).

Sia la Ark Royal che gli Harrier, due assetti icona delle forze britanniche, verranno a brevissimo termine pensionati rispettando le linee guida uscite dall’ultima Strategic Defence and Security Review. Entrambi usciranno dal servizio attivo a dicembre, per poi essere radiati a inizio marzo 2011.

Il Lieutenant Commander Blackmore, 35 anni, l’ultimo pilota decollato dalla portaerei Ark Royal, ha commentato prima della partenza: “Questo è un giorno davvero memorabile. Accettiamo la decisione di mandare in pensione sia l’Harrier che la HMS Ark Royal. Tuttavia, naturalmente il lancio finale sarà un momento toccante. Ho condotto più di 90 missioni dalla nave con sortite di combattimento in Afghanistan, e la capacità del velivolo mi stupisce ancora. Atterrare su una pista che non si trova nello stesso luogo di quella di partenza conferisce una flessibilità eccezionale.
Mi ricordo di aver assistito ad uno stazionamento a punto fisso dell’Harrier quando avevo solo otto anni; da allora non ho voluto fare nient’altro. Ho volato sugli Harrier per oltre dieci anni; la formazione è complessa e impegnativa, ma l’esperienza di partire dalla HMS Ark Royal per poi atterrarvi verticalmente mi mancherà immensamente. Mi sento onorato e orgoglioso di essere l’ultimo pilota a decollare a bordo di un Harrier dalla HMS Ark Royal”.

“Non c’è dubbio che ci sia una certa tristezza al riguardo”, ha detto il Comandante della nave Jerry Kyd, che vi è salito la prima volta appena dopo aver completato l’addestramento ufficiali, nello stesso anno in cui l’unità entrava in servizio. “La Ark Royal ha giocato un ruolo molto importante in tutta la sua storia e abbiamo sempre avuto la fortuna di ricevere grande affetto e sostegno da parte del pubblico britannico ovunque andiamo. L’incredibile accoglienza che abbiamo ricevuto lo scorso fine settimana a Newcastle, dove è stata costruita la Ark Royal, rispecchia l’attaccamento molto profondo della gente per questa nave da guerra e il suo gruppo aereo”.

Dopo il lancio, i quattro velivoli hanno condotto in coppia un passaggio ravvicinato a bassa quota sulla nave, prima di condurre un’esercitazione finale controllata da un elicottero Sea King Mk7 dell’849 NAS, prima di ritornare alla base RAF di Cottesmore.

La Ark Royal è stata varata nel 1981 dalla Regina Madre ed è entrata in servizio nel 1985. Gli Harrier vi operano da 30 anni, come sulla HMS Illustrious, che verrà utilizzata come portaelicotteri assieme alla HMS Ocean, in attesa dell’entrata in servizio tra dieci anni della HMS Queen Elizabeth e della componente imbarcata di F-35C.

UK: Pubblicata la Strategic Defence and Security Review

Riferimento | Analisi | Europa |

Il documento presentato dal Primo Ministro inglese Cameron contiene i piani per rimodellare le forze armate in vista degli scenari previsti dalla National Security Strategy, comprese alcune variazioni rispetto alle ipotesi delineate precedentemente alla sua uscita. Lo strumento militare diverrà più snello ma complessivamente più efficiente, in termini di capacità per spesa pubblica.
I piani prevedono una riduzione del personale nei prossimi cinque anni in tutti e tre i servizi; in particolare la Royal Navy ridurrà il proprio organico con un taglio di circa 5.000 persone, l’esercito di 7.000, l’aeronautica di 5.000; il personale civile verrà ridotto di 25.000 unità.

Nel dettaglio:

La Royal Navy avrà una forza di superficie basata su 19 unità, tra fregate e cacciatorpedinieri (fra cui le Type 45 e 26), e la nuova portaerei HMS Queen Elizabeth (che trasporterà di norma 12 F-35C, con possibilità di aumento a 36, ed una componente ad ala rotante basata su 12 fra AW101 e Chinook, oltre ad 8 Apache a seconda della missione), riconfigurata con catapulte e cavi d’arresto. La modifica comporterà uno slittamento dell’entrata in servizio di circa tre anni. La HMS Price of Wales verrà costruita e messa subito in stato di “extended readiness”, ovvero sostanzialmente non operativa ma pronta ad entrare in azione a seconda delle necessità (la decisione se tenerla o venderla verrà presa nel 2015). La componente sottomarina sarà basata sui 4 SSBN Vanguard (che costituiscono il deterrente nucleare inglese e verranno sostituiti a partire dal 2028) e sui nuovi 7 sottomarini d’attacco classe Astute. La 3 Commando Brigade continuerà a costituire l’ossatura principale delle forze d’assalto anfibio inglesi, in grado di sbarcare rapidamente via elicottero 1.800 uomini, veicoli e strutture di comando e supporto.
Entro il 2015 il personale si assesterà sui 30.000 uomini, con una ulteriore riduzione di 1.000 persone entro il 2020.
La HMS Ark Royal verrà pensionata immediatamente, così come una fra la HMS Ocean o la HMS Illustrious (al termine di uno studio ad hoc verrà mantenuta quella che offrirà le migliori capacità nel ruolo di portaelicotteri), 4 fregate ed una nave della classe Bay (LSD). La componente elicotteristica marittima sarà basata su Wildcat e Merlin di AgustaWestland.

Il British Army sarà strutturato intorno a cinque brigate multi-ruolo (una verrà tagliata), di cui 4 in supporto alla singola con alto livello di prontezza di intervento. Ciascuna sarà articolata su una forza da ricognizione, una di fanteria leggera e una meccanizzata. La 16 Air Assault Brigade, tra le prime ad entrare in azione in caso di conflitto, verrà mantenuta insieme alle sue unità di supporto e addestramento.
L’esercito manterrà inoltre la capacità di comandare operazioni ad alto livello attraverso l’Allied Rapid Reaction Corps (ARRC) in ambito NATO, e ridislocare un quartier generale divisionale con uno in stato di supporto.
La forza complessiva verrà ridotta a 95.000 persone entro il 2015, ma senza alcuna modifica alle unità combattenti in Afghanistan, con ipotesi di arrivare a 94.000 entro il 2020; i carri Challenger 2 verranno tagliati del 40% e l’artiglieria pesante (AS90) di circa il 35%.

La Royal Air Force sarà basata su velivoli Eurofighter Typhoon ed F-35C Lightning II Joint Strike Fighter (il cui ordine definitivo subirà dei tagli); capacità ISTAR (Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance) verrà fornita dai 7 E-3D Sentry e dai 3 RC-135 Rivet Joint ordinati a marzo, oltre che dagli assetti unmanned. La componente da trasporto si articolerà su 7 C-17 e 22 A400M; i 14 nuovi tanker A330 (che sostituiranno dal 2013 i VC-10 e Tristar) all’occorrenza potranno trasportare uomini o materiale. Verranno acquisiti altri 12 elicotteri Chinook da affiancare ai Merlin.
L’aeronautica si stabilizzerà inizialmente su 33.000 uomini entro il 2015, 31.500 entro il 2020; La flotta di C-130J Hercules sarà pensionata nel 2022 dieci anni prima di quanto previsto in favore dei più capaci A400M; ritiro previsto anche per l’aereo per raccolta informazioni tattiche R1 Sentinel ASTOR (Airborne Stand-Off Radar) poichè non più necessario per sostenere le operazioni in Afghanistan.
La flotta di Tornado GR4 verrà ridotta mentre quella di Harrier verrà completamente pensionata nel 2011. Ciò determinerà la sospensione dell’aviazione navale basata su velivoli ad ala fissa fino al 2020, quando arriverà l’F-35C, che come l’Harrier, sarà gestito congiuntamente dalla RAF e dalla Royal Navy; il programma per gli aerei da pattugliamento marittimo Nimrod MRA4 verrà cancellato.

Regno Unito: Pubblicata la National Security Strategy “A Strong Britain in an Age of Uncertainty”

Riferimento | Analisi | Europa |

Il Ministero della Difesa del Regno Unito ha pubblicato il documento programmatico contenente le linee guida strategiche per la Sicurezza Nazionale chiamato “A Strong Britain in an Age of Uncertainty”. La nuova National Security Strategy definisce i rischi principali a cui si prevede sarà sottoposto il paese dividendoli in tre gruppi secondo importanza decrescente determinata dal possibile impatto e dalla probabilità di realizzazione.
Al primo posto per livello di priorità compaiono:

• il terrorismo internazionale, scatenato contro il Regno Unito o i suoi interessi, e condotto attraverso attacchi chimici, biologici, radiologici o nucleari. Previsto anche il rischio di un significativo aumento del terrorismo in Irlanda del Nord.
• attacchi informatici ostili condotti da altri stati, ed un aumento dei crimini informatici su larga scala.
• possibilità di un incidente rilevante o di una calamità naturale che richieda una risposta a livello nazionale, come gravi inondazioni costiere riguardanti tre o più regioni del Regno Unito, o una pandemia influenzale.
• una crisi militare internazionale tra stati, che potrebbe coinvolgere il Regno Unito, i suoi alleati, nonché altri stati e attori non statuali.

Al secondo posto, fra i rischi meno probabili ma con stesso livello di impatto, compaiono:

• un attacco diretto contro il Regno Unito o i territori d’oltremare da parte di un’altro stato, o condotto per procura, con utilizzo di armamenti chimici, biologici, radiologici o nucleari (CBRN).
• rischio di instabilità, insurrezione o guerra civile in territori che potrebbero costituire un ambiente favorevole ai terroristi come base per poi minacciare il Regno Unito.
• un aumento significativo del livello della criminalità organizzata che interessa il Regno Unito.
• disturbo delle informazioni ricevute, trasmesse o raccolte dai satelliti, come probabile risultato di un deliberato attacco di un altro stato.

Al terzo posto infine compaiono rischi ritenuti meno probabili come:

• un attacco militare convenzionale (che non preveda l’uso di armi CBRN) su larga scala contro il Regno Unito sferrato da un altro stato con vittime e danni alle infrastrutture nazionali.
• un aumento significativo del livello di infiltrazione terroristica, della criminalità organizzata, di immigrazione clandestina e di traffico di merci attraverso la frontiera.
• interruzione delle forniture di petrolio o gas nel Regno Unito, o instabilità dei prezzi, a causa di guerre, incidenti, gravi scoinvolgimenti politici, o manipolazione deliberata del livello di approvvigionamento da parte dei produttori.
• una fuoriuscita di materiale radioattivo da un sito nucleare civile all’interno del Regno Unito che colpisca una o più regioni.
• un attacco convenzionale di uno stato contro un altro membro della NATO o dell’Unione Europea a cui il Regno Unito dovrebbe rispondere.
• un attacco contro un territorio d’oltremare del Regno Unito come risultato di una controversia sulla sovranità, o un più ampio conflitto regionale.
• un disturbo a breve e medio termine delle forniture internazionali di risorse (ad esempio alimenti, minerali) essenziali per il Regno Unito.

Per contrastare questi rischi il governo del Primo Ministro Cameron rilascierà oggi la Strategic Defence and Security Review (SDSR), che fornirà una più attenta descrizione della risposta del Regno Unito calibrata sull’analisi degli scenari individuati dalla National Security Strategy, e su un taglio dei finanziamenti alla Difesa dell’8% in 5 anni (circa 5 miliardi di euro in totale). In particolare la SDSR supporterà e guiderà i lavori di tutti i dipartimenti e le agenzie coinvolti nella sicurezza nazionale in modo che l’approccio ai diversi temi sia corale, ottimizzando così la spesa.

A fronte di questi imput sorgono importanti novità, che delineano la volontà di raggiungere un maggior equilibrio tra risorse e spesa verso un modello di difesa per i prossimi 40 anni che preveda forze armate numericamente più piccole ma complessivamente più efficienti.

Il Regno Unito è destinato a perdere la sua capacità di attacco dal mare fino al 2020, un buco di capacità che il Ministro della Difesa Liam Fox considera analogo a quello occorso negli anni ’70 con l’arrivo dei primi Harrier. In particolare la Royal Navy pensionerà immediatamente la HMS Ark Royal, e per la nuova portaerei in costruzione da 65.000 tonnellate HMS Queen Elizabeth si delinea un ruolo di LHD, portaelicotteri utilizzabile in missioni di assalto anfibio, dal momento in cui verrà messa fuori servizio la HMS Illustrious.
cvf

Poichè le previsioni di spesa rendono incompatibile la coesistenza di due unità maggiori come le portaerei gemelle Queen Elizabeth e Prince of Wales, dopo circa tre anni di servizio, il governo potrebbe decidere di vendere la prima nel 2019 in coincidenza dell’entrata in servizio della seconda. In particolare la HMS Prince of Wales verrà convertita a portaerei CATOBAR rimuovendo lo sky-jump e attrezzando l’unità (già predisposta per quest’intervento) con catapulte e cavi d’arresto, per renderla più interoperabile con gli aerei francesi ed americani. Naturalmente il Regno Unito abbandonerà l’acquisto di F-35B (versione a decollo corto e atterraggio verticale) per ordinare la versione con maggiore autonomia e carico bellico F-35C che arriverebbe a bordo della nave a partire dal 2020.

La decisione sul programma di sottomarini successore degli SSBN Vanguard dovrà essere rimandata fino alle prossime elezioni generali nel 2015, ma il Regno Unito riceverà come programmato tutti i sette classe Astute in modo da mantenere inalterata la base industriale e le competenze del paese nel settore. La vita operativa dei classe Vanguard sarà prorogata fino alla fine del 2020, così come il suo deterrente nucleare.

Londra ridimensionerà l’esercito con un taglio di 7.000 soldati, 100 carri armati, 200 dei suoi veicoli corazzati e una brigata corazzata. Le truppe di stanza in Germania verranno ritirate e dislocate in una delle due basi che la RAF ha programmato per la chiusura.

La RAF perderà almeno 5.000 effettivi, mentre la Royal Navy 4.000, mentre le forze speciali della Gran Bretagna beneficieranno di un aumento in termini di bilancio e personale.

Il dettaglio delle misure che verranno adottate verrà esposto in parlamento oggi pomeriggio dal Premier Cameron.

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