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Consegnate sezioni di fusoliera del nEUROn a Dassault

Riferimento | Aerospazio | Europa |



Saab ha ufficialmente consegnato le sezioni anteriore e centrale di fusoliera del dimostratore tecnologico di UCAV (Unmanned Combat Aerial Vehicle) nEUROn a Dassault Aviation, che guida il team industriale europeo coivolto nel programma. Questo passaggio segna un importante traguardo dopo sei anni di ricerca e acquisizione, condivisione e rafforzamento del know how in questo campo.

Ora queste due sezioni saranno trasportate da Linköping (Svezia) a Istres (Francia), dove verranno assemblate con la sezione posteriore già consegnata a Dassault a metà gennaio dalla greca HAI. Gli altri elementi strutturali in corso di costruzione da parte degli altri partner europei verranno anch’essi spediti al sito di assemblaggio finale di Istres non appena ultimati. Fra questi le due semiali costruite da EADS-CASA, in arrivo a marzo assieme ai due portelli della baia armi interna di Alenia Aeronautica, al cui interno verrà sistemato il pantografo per il rilascio armi della svizzera RUAG, il quale arriverà a Istres a febbraio, mentre le 3 porte dei carrelli fornite da SAAB arriveranno ad aprile.

Il programma nEUROn, lanciato dal Ministero della Difesa francese e sostenuto da Italia, Svezia, Spagna, Grecia e Svizzera rappresenta uno sforzo molto importante per sviluppare nuove tecnologie e per creare le basi per futuri programmi di velivoli non pilotati per impieghi militari. Questa iniziativa prevede la realizzazione di un dimostratore tecnologico full-scale di un velivolo da combattimento non pilotato UCAV, caratterizzato da una bassa segnatura radar, capace di volo e lancio di armamenti autonomo; esso costituirà una tappa importante nel processo di maturazione delle tecnologie associate e quindi nella diminuzione del livello di rischio del programma, che fornirà la base comune per lo sviluppo di sistemi impiegabili in operazioni reali basati su queste tecnologie nel 2020/2025.

Sebbene non sia un vero prototipo di una macchina operativa, il nEUROn può essere considerato rappresentativo di quella che sarà la configurazione degli UAV da combattimento futuri.

Per quanto riguarda il contributo italiano, pari al 22% (il terzo dopo Francia e Svezia), esso riguarda la progettazione e la produzione del sistema di generazione e distribuzione elettrica, del sistema dati volo, dei componenti a bassa osservabilità e soprattutto del sistema integrato di armamento con piena autonomia di gestione dei sottosistemi, la Smart Integrated Weapon Bay (SIWB). Il sistema permetterà l’individuazione, l’identificazione, la ricognizione e l’illuminazione del bersaglio, la trasmissione della richiesta di approvazione al comandante della stazione di terra e il lancio dell’arma designata. L’Italia sarà inoltre coinvolta, insieme a Francia e Svezia, nelle prove di volo del Neuron.

Alenia Aeronautica sarà la capofila di un gruppo di società italiane, che includono SELEX Galileo, Microtecnica, OMA Foligno, TEMA and ASE come subcontraenti, insieme ad altre società.

nEUROn

Il team industriale guidato da Dassault, responsabile del programma al 50% e integratore dei sistemi, metterà a punto nei prossimi mesi il progetto definitivo strutturale e sistemistico come delineato dal modello virtuale elaborato dai sei partner, e quindi si passerà all’assemblaggio finale. Nell’ultimo trimestre del 2011 verranno condotti test a terra culminanti nell’accensione del motore, in vista del primo volo programmato per metà 2012. L’obiettivo della campagna di volo sarà portare a termine efficacemente una missione di attacco al suolo in ambiente networkcentrico con distruzione del bersaglio a terra.

Prova di fuoco del Meteor sul Gripen

Riferimento | Aerospazio | Europa |


Continuano i lavori di integrazione del missile BVRAAM (beyond-visual-range air-to-air missile) di MBDA Meteor a bordo dei Gripen C/D dell’Aeronautica Svedese, in seguito al relativo contratto firmato da Saab e FMV (l’agenzia svedese per le acquisizioni militari) a settembre.

Presso il poligono di Vidsel un Gripen ha lanciato un Meteor al fine di verificare il modello di separazione del missile dal velivolo, e gli effetti del suo scarico sul motore dell’aereo, così come analizzare l’efficacia delle comunicazioni data-link fra missile e aereo lanciatore.

Da una prima valutazione è emerso che il missile si è separato normalmente dal pilone attivando automaticamente la comunicazione data-link, mentre si raccoglievano i dati sulla temperatura del motore dell’aereo. Il volo del missile è stato quindi terminato ad una posizione predeterminata.

Con questa prova la prima delle due fasi del processo di integrazione è ora completata. La prima fase aveva lo scopo di sostenere lo sviluppo del missile, mentre la fase successiva è stata pianificata per integrare pienamente il missile sul Gripen, su cui sarà operativo da fine 2013, inizio del 2014.

Il Gripen a partire dal 2006 è la piattaforma prescelta di lancio per le prove di fuoco del sistema d’arma europeo al fine di testare le performance complessive e i vari sottosistemi di propulsione, controllo e comunicazione. Con la completa integrazione del Meteor il Gripen si appresta a diventare il primo caccia in grado di utilizzare in combattimento il nuovo missile.

Il Meteor è stato progettato per sconfiggere le minacce aeree presenti e future che si trovano oltre la portata visiva, con prestazioni in termini di velocità e agilità in grado di aumentare significativamente le capacità di combattimento dell’aereo lanciatore. Il motore ramjet, con portata regolabile, permette al Meteor di mantenersi costantemente ad alta velocità fino al raggiungimento del bersaglio, capacità che rende ardua qualsiasi manovra di fuga.

Il missile è stato ordinato da Francia, Germania, Italia, Spagna, Svezia e Inghilterra per equipaggiare i Typhoon, i Dassault Rafale, i Gripen e in futuro l’F-35 nelle rispettive aeronautiche.

Contratto per l’integrazione del missile Meteor a bordo del Gripen

Riferimento | Aerospazio | Europa |


Saab e FMV (l’agenzia svedese per le acquisizioni militari) hanno firmato un contratto quadriennale da 34 milioni di euro per l’integrazione del missile BVRAAM (beyond-visual-range air-to-air missile) di MBDA Meteor a bordo dei Gripen C/D, una via per rendere ancora più appetibile il caccia sul mercato export. L’integrazione avverrà sia a livello sensoristico con l’avionica di bordo che a livello di comunicazioni grazie al datalink bidirezionale di cui è dotato il missile. Il Gripen a partire dal 2006 è stato la piattaforma prescelta di lancio per le prove di fuoco del sistema d’arma europeo al fine di testare le performance complessive e i vari sottosistemi di propulsione, controllo e comunicazione. Ora con la completa integrazione del Meteor l’aereo si appresta a diventare il primo caccia in grado di utilizzare in combattimento il nuovo missile, prima di piattaforme designate come l’Eurofighter Typhoon, che potrebbe montarlo a partire dal 2014.
Attualmente i Gripen sono equipaggiati con l’equivalente americano AIM-120 Advanced Medium-Range Air-to-Air Missiles (AMRAAM) di Raytheon.

Il missile aria-aria a medio e lungo raggio Meteor, propulso da uno statoreattore a combustibile solido, ha una portata di olte 100 Km con velocità di punta di Mach 4 e testata a frammentazione; dispone di un sensore radar attivo che utilizza le tecnologie migliorate provenienti dai programmi Aster e Mica, ed è resistente alle contromisure elettroniche attive e passive del nemico; la comunicazione bidirezionale assicura l’invio e la ricezione di aggiornamenti in volo sui bersagli, compresi dati inviati da terze parti. Il missile è stato ordinato da Francia, Germania, Italia, Spagna, Svezia e Inghilterra per equipaggiare i Typhoon, i Dassault Rafale, i Gripen e in futuro l’F-35 nelle rispettive aeronautiche.

L’Italia intende acquisire 400 missili (da montare sugli Eurofighter), pari al 18% circa della produzione totale prevista. La quota di partecipazione dell’Italia è stimata in 123 milioni di euro per la fase di sviluppo e in 390 milioni di euro per la fase di industrializzazione e di produzione. Il completamento del programma è previsto per il 2013 da parte del prime contractor MBDA.

Il Meteor è stato progettato per sconfiggere le minacce aeree presenti e future che si trovano oltre la portata visiva, con prestazioni in termini di velocità e agilità in grado di aumentare significativamente le capacità di combattimento dell’aereo lanciatore. Il motore ramjet, con portata regolabile, permette al Meteor di mantenersi costantemente ad alta velocità fino al raggiungimento del bersaglio, capacità che rende ardua qualsiasi manovra di fuga. Il Meteor ha la più grande No Escape Zone (la distanza alla quale il bersaglio non può più evitare il missile) di qualsiasi altra arma aria-aria, fornendo un vantaggio tattico al pilota che può lanciare da distanza di sicurezza con un ottima probabilità di centrare il bersaglio. Il programma prevede le prime consegne dei lotti di produzione nel corso del 2012.

Il Gripen è in servizio in Svezia, Repubblica Ceca, Ungheria e Sud Africa ed è stato ordinato dall’aeronautica thailandese. La UK Empire Test Pilots ‘School (PTE) utilizza il Gripen come piattaforma di addestramento per i piloti collaudatori in tutto il mondo.

Contratto di studio per rafforzare l’industria aerospaziale europea della Difesa

Riferimento | Europa | Industria |


In occasione del Farnborough International Air Show 2010, la European Defence Agency (EDA) e SAAB, in rappresentanza di gran parte dell’industria militare aerospaziale dell’UE, hanno firmato un contratto per il lancio di un piano strategico per contribuire a salvaguardare la capacità dell’Europa di fornire autonomamente soluzioni aerospaziali competitive al fine di soddisfare gli obiettivi del programma di Sicurezza Comune e della Politica di Difesa (CSDP) europea, con scadenza temporale fissata per il 2035.

Il programma mira a implementare gradualmente un piano per rafforzare e rendere più competitiva l’industria europea del settore aerospaziale, conservando le proprie capacità di costruire sistemi complessi.
Il piano si articola su quattro livelli: Acquisire una visione comune condivisa della situazione attuale del settore e delle sue sfide future, individuare i punti di forza e debolezza, fornire una tabella di marcia e un piano di attuazione individuando le misure prioritarie da adottare per potenziare l’industria, individuare programmi pilota in materia di unmanned aircraft systems e nel campo elicotteristico.

Il Direttore Esecutivo dell’EDA, Alexander Weis, ha sottolineato come l’industria aerospaziale militare europea rappresenti oltre il 55% della base tecnologica e industriale nel settore Difesa dell’Europa, e impieghi direttamente più di 200.000 persone, oltre a essere fondamentale per le future esigenze militari degli stati membri, ma sarà difficile sostenerla nel lungo periodo senza un’azione di trasformazione e nuove modalità di business.

Ricordando che il Trattato di Lisbona ha definito un importante ruolo dell’Agenzia nell’”individuare e attuare qualsiasi misura utile per potenziare la base industriale e tecnologica e migliorare l’efficacia delle spese militari”, Weis ha osservato che il contratto “contribuirebbe a creare un approccio europeo per il settore aerospaziale, riconoscendo che si tratta di qualcosa di più di una serie variegata di capacità nazionali, e che la collaborazione europea deve essere una parte importante del settore in futuro”.

EDA è impegnata in un dialogo con le parti interessate sulle politiche di collaborazione, piani e programmi che potrebbero aiutare i decisori europei per salvaguardare la capacità dell’industria europea di reagire in modo competitivo alle future esigenze di capacità militari.

Lo studio, noto come “The future of the European military aerospace Defence Technological Industrial Base (DTIB) – MilAerospace 2035+”, abbreviato in FAS4Europe, avrà durata annuale e si concentrerà su una serie di workshop con la partecipazione dei diversi attori al fine di definire una roadmap per arrivare a stabilire i futuri requisiti comuni e le modalità di collaborazione nella realizzazione di un Future Air System (FAS).

Saab, attraverso la rete ASD (Aerospace and Defence Industries Association of Europe), ha risposto alla richiesta dell’EDA emessa ad aprile, ricevendo un contratto annuale da 400.000 euro.
Le industrie coinvolte sono:

Saab (società guida e primo contraente)
Alenia Aeronatica
L’Associazione dei costruttori aeronautici della Repubblica Ceca (ALV ČR)
ASG Luftfahrttechnik und Sensorik GmbH
BAE Systems
Dassault Aviation
EADS CASA
EADS Deutschland
ESD-Partners
Hellenic Aerospace Industry
Patria Aviation
SELEX Galileo
Thales
AgustaWestland
Avio
ITP
MTU Aero Engines
Safran
Volvo Aero
Aerospace and Defence Industries Association of Europe (ASD)
DA Design
Diehl Aerospace
Equipment Industrial Management Group (EqIMG)
GMV-SKYSOFT
Intracom Defense Electronics

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