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Gli USA finalizzano accordi in Medio Oriente per F-15 e batterie THAAD

Riferimento | Aerospazio | Medio Oriente e Africa |

Gli Stati Uniti hanno concluso contratti per circa 35 miliardi di dollari in Medio Oriente con l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti incentrati sulla fornitura rispettivamente di caccia F-15 e batterie THAAD nel quadro delle manovre politico-militari volte all’accerchiamento dell’Iran. Di recente Teheran aveva minacciato di chiudere lo Stretto di Hormuz al passaggio di navi cisterna se l’Occidente non avesse smesso di intromettersi nei suoi affari interni. La faccenda si è fatta calda pochi giorni fa con il provocatorio passaggio della portaerei americana John C. Stennis e del suo gruppo navale nell’area dove la Marina iraniana stava effettuando esercitazioni aeronavali. Andrew J. Shapiro, Assistente Segretario di Stato per le questioni politico-militari, si è mostrato soddisfatto ai reporters sul fatto che gli accordi presi non ridurranno il margine di vantaggio qualitativo delle forze militari israeliane, dato che ogni vendita ai paesi della regione viene analizzata a fondo avendo come finalità la massima sicurezza per Israele. E’ stato sottolineato inoltre il positivo effetto degli accordi sull’economia americana in questo momento di crisi.

F-15
Boeing fornirà a Riyad 84 nuovi caccia F-15SA, e retrofitterà a questo standard i 70 velivoli già in possesso del Regno saudita in collaborazione con l’industria locale; nel pacchetto sono inclusi radar AESA, pod di acquisizione obiettivi e intelligence, armamento aria-aria, aria-suolo e antinave (missili Amraam, Sidewinder, Harpoon e HARM, bombe a guida laser Paveway e JDAM), supporto, addestramento e parti di ricambio. Il valore complessivo dell’accordo è di 29.4 miliardi di dollari, mentre è in via di completamento anche la trattativa per la vendita di altri sistemi d’arma fra cui 70 elicotteri d’attacco AH-64 Apache e 36 AH-6I che porteranno il valore totale dell’accordo a circa 60.5 miliardi di dollari. Le consegne dei primi caccia avverranno nel 2015 mentre l’upgrade dei modelli più vecchi partirà nel 2014.

THAAD
Lockheed Martin, con un analogo contratto Foreign Military Sale da 3.48 miliardi di dollari, fornirà due batterie antimissili balistici THAAD (Terminal High Altitude Area Defense), del valore di 1.96 miliardi di dolari, e 96 intercettori agli Emirati Arabi Uniti, altro partner storico americano nella regione, il quale diventerà il primo cliente export del sistema.

Raytheon, passando per la Missile Defense Agency, fornirà agli Emirati i relativi radar a banda X AN/TPY-2 e servizi associati per un valore complessivo di 582.5 milioni di dollari. Questi radar sono appena stati installati e resi operativi in Turchia, altro paese confinante con l’Iran, nel quadro del piano di Obama chiamato European Phased Adaptive Approach (EPAA), un piano generale teso ufficialmente a difendere l’Europa e le forze americane sul continente da possibili attacchi iraniani; l’intero sistema è incentrato su piattaforme e sensori terrestri e navali aventi lo scopo di individuare e intercettare principalmente missili balistici a corto e medio raggio (SRBM e MRBM) a partire dal 2020.

A complemento di questo accordo, l’Arabia Saudita subirà un upgrade delle sue batterie Patriot per un importo totale di 1.7 miliardi di dollari mentre il Kuwait riceverà 209 nuovi missili per un valore di circa 900 milioni/$.

Il THAAD è uno degli elementi chiave del Ballistic Missile Defense System (BMDS), programma gestito dalla Missile Defense Agency.
Il progetto di difesa antimissile prevede una copertura stratificata contro i missili balistici diretti contro il territorio degli Stati Uniti e dei suo alleati, e comprende piattaforme a terra, in mare e nello spazio utili alla loro individuazione, inseguimento e distruzione, durante la fase iniziale, di metà corsa e terminale della testata.

Nuovo Contratto di Produzione per il THAAD

Riferimento | Aerospazio | Americhe |

THAAD
Lockheed Martin ha ricevuto un contratto di produzione da 789.8 milioni dollari dalla Missile Defense Agency per produrre il sistema di difesa missilistica Terminal High Altitude Area Defense (THAAD).

Il contratto comprende 694.9 milioni dollari per la produzione di 48 intercettori, sei lanciatori, quattro unità di controllo di fuoco ed equipaggiamento supplementare, e un’opzione esercitata da 94.8 milioni dollari per lanciatori addizionali. Queste batterie equipaggeranno due reparti dell’US Army, con consegne che verranno completate nel 2013.

Questo contratto segue uno analogo firmato a fine 2006 per la consegna delle prime due batterie all’esercito per scopi di valutazione. Queste duue batterie (A-4 ADA e A-2 ADA) sono state attivate rispettivamente nel 2008 e 2009 presso Fort Bliss, Texas. Il personale sta attualmente svolgendo attività d’addestramento all’uso del sistema.

Gli intercettori THAAD sono prodotti presso il sito Lockheed Martin di Pike County in Troy, Alabama, mentre i lanciatori e le unità di controllo di fuoco a Camden, Arkansas.

Dal 2005 il programma di sviluppo THAAD ha completato 11 prove di fuoco, con sette intercettazioni su sette tentativi.

Il THAAD è uno degli elementi chiave del Ballistic Missile Defense System (BMDS), programma gestito dalla Missile Defense Agency.
Il progetto di difesa antimissile prevede una copertura stratificata contro i missili balistici diretti sul territorio degli Stati Uniti, e comprende piattaforme a terra, in mare e nello spazio utili alla loro individuazione, inseguimento e distruzione, durante la fase iniziale, di metà corsa e terminale della testata.

Il THAAD entrerebbe in azione in caso di fallimento dei precedenti tentativi di abbattimento della testata nella fase di ascensione a bordo del vettore e metà corsa nello spazio; in particolare il sistema è in grado di intercettare l’obiettivo nel momento di transizione dalla fase di metà corsa a quella finale della traiettoria, durante il rientro in atmosfera della testata nella parte alta dell’atmosfera.

Il sistema è mobile (rischierabile e trasportabile da un C-130) e quindi impiegabile anche per la difesa delle truppe in teatro e siti sensibili; studiato in particolare come contromisura al lancio di missili balistici a corto e medio/intermedio raggio, il THAAD può ricevere istruzioni per il tracciamento del bersaglio anche da piattaforme esterne come navi Aegis, satelliti e piattaforme a terra e in volo, e può agire in concerto con altre batterie missilistiche operanti a corto-medio raggio come il MEADS.

Il sistema si compone di lanciatore, intercettore, radar in banda X, unità di controllo di fuoco e comunicazione ed equipaggiamento di supporto. L’intercettore neutralizza la minaccia con impatto diretto sfruttando la semplice energia cinetica secondo il principio “hit to kill”, sia all’interno che all’esterno dell’atmosfera terrestre.

Difesa Antimissile: Iniziata la progettazione del radar per la Repubblica Ceca

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Ballistic Missile Defense - Terzo Sito in Europa
La U.S. Missile Defense Agency ha dato incarico a Raytheon di iniziare la fase di progettazione finale e la definizione dei requisiti base del radar per difesa antimissile (attualmente in servizio sperimentale a Kwajalein, nelle Isole Marshall), che è stato proposto per la Repubblica Ceca a seguito dell’accordo recentemente stipulato durante il 59° vertice Nato di Bucarest. Il radar a banda X (frequenze tra i 8 e 12 GHz), in grado di distinguere piccoli oggetti a grandi distanze, sarà uno dei due elementi chiave del progetto di difesa antimissile che verranno dislocati in Europa, assieme ai 10 intercettori basati in Polonia. La sua sede sarà a sud-ovest di Praga (che raggiungerà dopo aver subito gli upgrade nella sua attuale postazione nell’arcipelago micronesiano), dove contribuirà a fornire protezione contro i missili balistici indirizzati contro l’Europa (Guarda la copertura).

Raytheon intende anche massimizzare la partecipazione dell’industria ceca nello sviluppo e nella costruzione del sito e delle relative strutture. Il contratto iniziale ammonta a 5 milioni di dollari con potenziale di 400 milioni per il 2013.

Il progetto di difesa antimissile prevede una copertura stratificata contro la minaccia rappresentata dai missili balistici, e comprende piattaforme a terra, in mare e nello spazio utili alla loro individuazione, inseguimento e distruzione. In particolare nella prima fase, in cui il missile accellera prima di seguire traiettorie balistiche e prima che avvenga la separazione delle testate, entreranno in scena intercettori basati a terra o su navi che distruggeranno l’obiettivo con la sola energia cinetica dell’impatto. In alternativa verrà impiegato l’Airborne Laser, un 747 modificato con la caratteristica torretta sul muso che avrà il compito di abbattere i vettori mediante l’uso del laser ad alta energia COIL (Chemical Oxygen Iodine Laser).
Al fine di intercettare il missile in arrivo nella fase mediana del suo profilo di volo (circa 20 minuti la finestra utile d’ingaggio), saranno lanciati da Fort Greely, Alaska, o dalla Vandenberg Air Force Base, in California, o dal sito in Polonia, missili dotati di un veicolo esoatmosferico (in futuro saranno multipli) incaricato di distruggere la minaccia secondo principio “hit-to-kill”, guidati dai centri di controllo di fuoco situati in Colorado ed in Alaska, i quali riceveranno i dati provenienti dai vari sensori sparsi nel globo (compreso il radar in Repubblica Ceca) o nello spazio. In alternativa entreranno in azione missili SM-3 installati a bordo di navi Aegis che effettueranno analoga operazione.
Qualora il missile in arrivo sia risultato immune ai precedenti tentativi di ingaggio, durante la fase terminale di rientro della testata si azioneranno i sistemi mobili THAAD (volto a intercettare il missile nel momento di transizione dalla fase di metà corsa a quella finale della traiettoria, nella parte alta dell’atmosfera), Arrow (già in servizio, sviluppato congiuntamente da USA e Israele) e MEADS (programma trinazionale di Stati Uniti, Germania e Italia, che utilizzerà il missile intercettore PAC-3 MSE), quest’ultimo impiegabile non solo contro missili balistici tattici, ma anche contro missili da crociera, aerei e UAV/UCAV.

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Inizia la produzione dei seeker per gli intercettori del THAAD

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thaadseeker.jpgBAE Systems ha ricevuto un contratto da 62.3 milioni di dollari da Lockheed Martin, prime contractor e integratore di sistemi del programma THAAD (Terminal High Altitude Area Defense), per iniziare la produzione dei seeker per gli intercettori destinati alla difesa di teatro contro missili balistici.
In particolare il seeker fornirà immagini all’infrarosso della testata del missile bersaglio contro cui l’intercettore si scaglierà per distruggerla senza bisogno di esplosivo ma sfruttando la semplice energia cinetica (“hit to kill”), ed è l’unico al mondo in grado di operare contro vettori a corto e medio raggio sia all’interno che all’esterno dell’atmosfera terrestre.
Il sistema mobile di terra THAAD (rischierabile e trasportabile da un C-130) fornirà copertura a truppe, assetti e centri abitati neutralizzando i missili balistici nel momento di transizione dalla fase di metà corsa a quella finale della loro traiettoria, ricavando i dati utili sia dal radar a banda X che da piattaforme e sensori di scoperta e inseguimento esterni.

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