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Primo attacco al suolo in Libia per il Typhoon

Riferimento | Aerospazio | Medio Oriente e Africa |

Uno dei quattro Eurofighter inglesi in grado di svolgere sia missioni aria-aria che aria-suolo, operanti in Libia nell’ambito dell’operazione Ellamy, ha condotto per la prima volta in operazione reale un attacco al suolo che ha portato alla distruzione di due carri armati delle forze di terra libiche. L’aereo, decollato dalla base di Gioia del Colle assieme ad un Tornado GR4, una volta arrivato sopra i cieli di Misurata ha identificato gli obiettivi a terra e rilasciato in successione due Enhanced Paveway II, mentre il Tornado colpiva un terzo carro con una Paveway IV.
Il Maggior Generale John Lorimer ha affermato che l’uso del Typhoon come piattaforma multi-ruolo, in combinazione con il Tornado, fornisce all’aeronautica una pronta ed equilibrata capacità di reazione mantenendo le forze schierate al livello maggiore di efficienza. Il Generale ha aggiunto che la RAF sta ora fornendo un quarto degli assetti d’attacco operativi in Libia, chiamati a svolgere una media del 15 per cento delle sortite totali NATO, rimanendo in volo per il circa il 25 per cento del totale delle ore di volo accumulate dagli aerei della coalizione. Durante il fine settimana, la NATO ha condotto attacchi contro 61 veicoli blindati e postazioni di difesa aerea; un terzo di questi, concentrati nella zona di Misurata, Brega e Agedabia, sono stati attaccati da aerei della RAF.

Libia: Distrutti altri depositi di munizioni

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bunker_misurata
I bunker distrutti contenevano munizioni che rifornivano l’Esercito libico nelle operazioni di combattimento nel nord del paese, nella zona di Misurata. Il sito, a nord della città di Sebha, ospitava 40 bunker sotterranei in cui erano conservate armi leggere e munizioni di artiglieria.

Nei giorni precedenti, un’azione combinata fra la Marina americana e inglese ha visto il lancio di missili Tomahawk Block IV per distruggere le postazioni di difesa aerea ancora presenti nelle vicinanze, come misura propedeutica all’attacco aereo coordinato sulla base, avvenuto all’alba del 28 marzo.

Provenienti dalla base di Marham, Regno Unito, Tornado GR4 della RAF, riforniti in volo da un VC10, hanno lanciato missili standoff Storm Shadow contro un certo numero di bunker a nord-ovest del sito. Questa attività è stata sostenuta da altri aerei della coalizione in un attacco coordinato che ha provocato la distruzione di tutti i 40 bunker, con esplosioni per lo più sotterranee.

Altri Tornado inglesi partiti da Gioia del Colle hanno effettuato ricognizione armata sganciando bombe Paveway IV e missili Brimstone contro obiettivi terrestri libici (3 carri, 2 veicoli corazzati e una postazione SAM). Un Nimrod R1, un Sentinel e un E3-D decollati da Akrotiri e Trapani hanno preso parte anch’essi all’operazione.

La distruzione di queste strutture impedisce l’arrivo di rifornimenti all’esercito libico, misura che avrà importanti ricadute sugli scontri in atto a Misurata e Zintan dove si prevede che la domanda di munizioni rimarrà alta.

Video: Tornado GR4 e Sentinel in azione

Rafale abbatte un aereo libico (a terra)

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rafale aasm a2sm mica
Dal 23 marzo gli aerei militari francesi non operano più esclusivamente nella zona di Bengasi, e nelle ultime notti sono stati impegnati in una più intensa attività operativa.

Nel corso delle ultime missioni, un velivolo AWACS della coalizione ha rilevato un aereo in volo nella zona di Misurata. Un Mirage 2000 ed un Rafale sono entrati in azione confermando la presenza di un caccia (in realtà un modesto addestratore G2A-E Gaben) che operava in violazione della Risoluzione ONU 1973. Il Rafale ha condotto un attacco al suolo con l’AASM (Armement Air-Sol Modulaire), distruggendo il velivolo che intanto era atterrato alla base di Misurata, città teatro degli scontri più violenti delle ultime ore. All’inizio si era pensato al primo abbattimento di caccia libico in volo in violazione della zona di non-sorvolo, ma poi il Ministero della Difesa francese ha confermato la distruzione al suolo del velivolo durante l’attacco alla base, senza però confermare l’identità del velivolo “ostile”.

In un’altra missione dieci velivoli dell’Aeronautica Militare e della Marina francese hanno condotto un attacco notturno con missili SCALP-EG (Storm Shadow) contro un sito operativo delle forze aeree di Gheddafi. In particolare la missione è stata condotta da due Mirage 2000D e due Rafale, partiti dalla base di Solenzara (Corsica) e dalla Francia continentale (base di Saint-Dizier), e da due Rafale con pod da ricognizione RECO NG, assistiti da due Super Etendard decollati dalla portaerei Charles de Gaulle, al largo delle coste della Libia. Altri due Rafale in configurazione tanker hanno preso parte all’operazione. L’obiettivo era una base aerea militare isolata, situata a circa 250 km a sud della costa.

Alla data del 24 marzo, quasi venti aerei sono stati coinvolti nell’Operazione Harmattan e in missione di ricognizione e pattugliamento della no-fly zone.

Quattro missioni d’interdizione sono state condotte da due Mirage 2000D e quattro Rafale dell’Armée de l’Air, oltre a pattugliamenti congiunti di Rafale e Super-Etendard della Marine Nationale. Questi aerei sono dotati di bombe AASM e GBU-12 così come di missili aria-aria Mica.

Per condurre queste missioni, gli aerei da combattimento sono stati supportati da tanker C135F e da un E3F AWACS partiti dalla Francia, oltre che da un Hawkeye e dai Rafale in configurazione da rifornitore lanciati dalla CdG, parte della Task Force navale francese TF473, al comando del Contrammiraglio Philippe Coindreau.

VIDEO: Odyssey Dawn

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Alcuni video dei mezzi della coalizione coinvolti nell’operazione Odyssey Dawn in Libia.

F-16CJ del 52° Fighter Wing in partenza da Spangdahlem, Germania, direzione Aviano.

F-18 spagnoli in partenza da NAS Sigonella

Operazioni di volo a bordo della LHD USS Kearsarge (CH-53 Sea Stallion, MV-22 Osprey, AV-8B Harrier II+)

B-2 Spirit di ritorno a Whiteman AFB.

Mix di aerei della coalizione a supporto delle operazioni.

Pertenza degli aerei canadesi CC-150 Polaris/A310 MRTT e CF-18

Partenza della Charles de Gaulle da Tolone e suo arrivo in teatro.

I Rafale autori della prima sortita francese in Libia.

Tornado GR4 della RAF in partenza da Marham (UK) per la prima azione inglese in Libia.

Typhoon inglesi in partenza da Gioia del Colle.

Ritorno dei Typhoon inglesi a Gioia del Colle dopo la missione di pattugliamento della no-fly zone.

HMS Westminster in missione di pattugliamento al largo delle coste libiche.

F-16 e un KDC-10 olandesi in azione da Decimomannu.

Operazione di rifornimento tra nave Etna e HMS Westminster.

EA-18G Growlers in partenza da Aviano.

Lancio di Tomahawk da parte della USS Stout (DDG 55).

Distruzione a terra di un Su-22 dell’aeronautica libica da parte di un F-16 belga.

F-16 belga colpisce un hangar libico (notare il foro di entrata della JDAM sul tetto).

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