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Inaugurato il primo simulatore C-27J Full Flight dell’Aeronautica Militare

Riferimento | Aerospazio | Europa |


Alenia Aeronautica ha inaugurato oggi, durante una cerimonia ufficiale che si è tenuta presso la base di Pisa, il primo simulatore di volo C-27J Full Flight dell’Aeronautica Militare (AM). Il simulatore, primo al mondo specificatamente progettato per l’addestramento degli equipaggi dell’aereo da trasporto tattico militare C-27J Spartan, è stato realizzato su precisi requisiti dell’Aeronautica Militare e grazie all’impiego di sistemi innovativi garantisce all’equipaggio in addestramento il più alto grado di realismo.

Il C-27J AM Full Flight Simulator è un sistema all’avanguardia per attività di addestramento basico ed avanzato degli equipaggi a costi operativi molto competitivi rispetto al velivolo reale, complementare alle attività in volo senza alcuna rinuncia in termini di training value.
Il simulatore consiste in una replica fedele del cockpit del C-27J dell’Aeronautica Militare integrato con apparati che simulano con precisione le caratteristiche aeromeccaniche, prestazionali e avioniche del velivolo, il tutto inserito in un ambiente virtuale che riproduce l’ambiente esterno, meteorologico e tattico, fornendo ai piloti tutti gli stimoli – visuali, sonori, tattili e di accelerazione – che sperimentano durante un volo reale sullo Spartan.

Il C-27J AM Full Flight Simulator permette la riproduzione di tutte le operational standard procedures, l’esecuzione di missioni tattiche grazie alla generazione di attori virtuali amici e nemici, nonché la ricostruzione in ambiente sicuro della gamma completa di emergenze previste dal Manuale di Volo del velivolo e l’addestramento al volo con i visori notturni NVIS (Night Vision Imaging System). Altro elemento di assoluto rilievo è il sistema visual: la riproduzione dello scenario esterno si fonda su di un database geografico che comprende l’intero territorio italiano, realizzato tramite fotografie satellitari ad alta definizione che raggiungono in molte aree la risoluzione di 1 metro. Il database, processato da un software proprietario di Alenia Aeronautica, viene proiettato da sistemi ad alta definizione con un campo visivo di 180° orizzontali x 45° (+20°/-25°) verticali.
A completare l’illusione di essere realmente in volo, la riproduzione degli effetti delle accelerazioni lineari e angolari generate in correlazione alla condizione di volo virtuale proiettata sul sistema visual da un sistema motion in grado di far fluttuare nello spazio i quasi 10.000 kg di peso del dispositivo.

All’interno del C-27J AM Full Flight Simulator è presente anche la stazione istruttore, un banco di gestione dal quale si possono attivare le varie modalità di funzionamento del simulatore costituito da una serie di monitor touch screen montati su un quadro di comando dotato di controlli wireless su tablet-PC per consentire all’istruttore e agli osservatori massima flessibilità e confort durante l’esercitazione.

Il simulatore prevede poi un sistema di calcolo, il “cervello”, dove vengono eseguiti i modelli di simulazione del velivolo e tutti gli applicativi che implementano le varie funzionalità disponibili agli utenti. Questo apparato computerizzato, che dispone l’azione coordinata dei vari sistemi, è stato progettato da Alenia Aeronautica adottando un’architettura ad alta prestazione e di facile mantenimento.
Il simulatore C-27J AM offre anche la possibilità di eseguire sessioni di training connessi in rete con altri simulatori collocati nella stessa base o in altri siti. Con questa modalità, ciascun pilota nella cabina del proprio simulatore “vede” gli altri piloti partecipanti allo stesso esercizio come velivoli presenti nel medesimo spazio virtuale e può interagire con loro, comunicare via radio ed eseguire operazioni coordinate, come nella realtà.

(Alenia Aeronautica)

Aeronautica Militare: Chiude il 5° Stormo di Cervia

Riferimento | Aerospazio | Europa |

Martedì 5 Ottobre, presso l’Aeroporto Militare di Pisignano di Cervia (Ravenna), si svolgerà, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Giuseppe Bernardis, la cerimonia di chiusura del 5° Stormo, attualmente comandato dal Colonnello Paolo Cianfanelli, con il successivo insediamento del 15° Stormo CSAR (Combat Search and Rescue), proveniente dall’aeroporto militare di Pratica di Mare (Roma).

Termina così la vita operativa del 5° Stormo, nato nel 1934 e strenuo combattente nel 2° conflitto mondiale, che ha incessantemente assicurato dal 1° Gennaio 2004, con i caccia F-16, la sorveglianza dello spazio aereo nazionale e di quello sloveno. Il 23 maggio scorso il 23° Gruppo caccia ha assunto, per l’ultima volta sotto l’insegna del 5° Stormo, il servizio di allarme per la sorveglianza dello spazio aereo nazionale. Dopo più di sei anni di onorato servizio si è concluso, sulla Base romagnola, il ciclo operativo iniziato sul velivolo americano acquisito per colmare il gap temporale tra l’uscita di scena del F-104 e la piena operatività dell’Eurofighter.
Il Reparto Caccia sarà posto, pertanto, in ‘posizione quadro’, e la sua Bandiera di Guerra, decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare, sarà collocata nel Museo Sacrario delle Bandiere presso il Complesso del Vittoriano a Roma.

Ricorda il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, “il 5° Stormo ha svolto con professionalità il servizio di sorveglianza aerea nonché gli altri eventi nazionali e internazionali che hanno visto impegnato il Reparto di Cervia. L’ideale testimone del 5° Stormo viene ora raccolto dal 15° Stormo con un ruolo diverso, ma altrettanto importante: la Ricerca e il Soccorso Aereo”.

Il Generale Bernardis aggiunge, inoltre, che “dal 1980 è in atto un costante processo di ridimensionamento dello strumento militare ed in particolare di quello aeronautico che fino ad ora ha interessato un centinaio di Reparti della Forza Armata attraverso l’adozione di oltre 160 provvedimenti di soppressione e riorganizzazione. L’Aeronautica Militare ha visto i propri aeroporti passare da 41 a 21 e più in generale una contrazione di 75 Enti e 25 sedimi”.

Con il trasferimento del 15° Stormo, al cui comando subentrerà il Colonnello Ludovico Chianese al posto del Colonnello Roberto Preo, la base militare vedrà assegnati gli elicotteri HH-3F che, con i suoi Gruppi/Centri, continuerà a garantire 24 ore su 24, per 365 giorni all’anno, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi. Il 15° Stormo, dalla sua costituzione ad oggi, ha salvato circa 7.000 persone in pericolo di vita.


(AMI)

Appoggio CAS per due AMX in Afghanistan

Riferimento | Aerospazio | Asia e Pacifico |


Giovedì 16 Settembre due velivoli AMX hanno effettuato in Afghanistan una missione CAS (Close Air Support) in supporto alle truppe a terra statunitensi che erano state attaccate dagli ‘insurgents’. Dopo il rifornimento in volo, effettuato per garantire una maggiore permanenza sul luogo, i due velivoli sono entrati in contatto iniziale con i militari americani.
Ricostruita rapidamente la situazione a terra, si sono suddivisi i compiti all’interno della formazione: il leader avrebbe controllato l’area di operazioni con l’ausilio del pod Reccelite (sistema di ricognizione video fotografica con sensori digitali elettro-ottici e all’infrarosso di elevate prestazioni), fornendo immagini in tempo reale alle stesse truppe sotto attacco, mentre il gregario sarebbe stato pronto ad intervenire in caso di necessità di protezione.

Poiché la situazione si è complicata ulteriormente, sono stati richiesti due passaggi ‘d’avvertimento’. Uno dei due AMX ha effettuato due passaggi, di cui il secondo risolutivo, sul gruppo di ribelli, disperdendoli in breve tempo senza la necessità di utilizzo del cannone di bordo. La sola presenza dei velivoli in zona ha consentito alle truppe a terra di riacquisire la possibilità di movimento, proseguendo la loro missione di pattugliamento.

Il governo ha autorizzato solo l’uso del cannoncino di bordo da 20 millimetri in determinate circostanze, a supporto delle forze sul campo, mentre rimane il divieto all’utilizzo di qualunque altro genere di armamento.

La Joint Air Task Force (JATF), al comando del Colonnello Davide Re, è l’unità operativa che gestisce gli assetti di volo ad ala fissa e ad ala rotante dell’Aeronautica Militare assegnati al Regional Command West di ISAF (International Security Assistance Force) nel teatro operativo, tra cui i velivoli C130J, che si alternano ai C27 della 46a brigata aerea di Pisa, impiegati per il trasporto del personale e dei rifornimenti all’interno del teatro afghano, gli AMX del 51° stormo di Istrana, con compiti di ricognizione e supporto tattico ravvicinato alle forze di terra, gli elicotteri AB212 ed i velivoli senza pilota (UAV) Predator del 32° stormo di Amendola, con compiti ISTAR (Intelligence, Surveillance, Targeting and Recognition), tutti schierati ad Herat.

I quattro velivoli AMX del Task Group ‘Black Cats’, impiegati principalmente in compiti ISR (Intelligence, Sorveglianza e Ricognizione) in favore del contingente italiano e delle forze alleate di ISAF, hanno raggiunto il traguardo delle 1.500 ore di volo, durante le quali è stata fatta la ricognizione di oltre 1.000 siti e sono state realizzate oltre 10.000 fotografie, successivamente elaborate dagli specialisti di foto-interpretazione dell’Aeronautica Militare.

Alenia North America ha proposto la vendita all’USAF di 20 AMX provenienti dal surplus di 58 aerei dell’AMI che non verranno aggiornati allo standard ACOL (Adeguamento Capacità Operative e Logistiche) per compiti CAS, da girare poi alle forze aeree afghane. Il possibile requisito vede in gare anche l’L-159 di Aero Vodochody.
L’AMX in Italia rimarrà in servizio fino all’arrivo dell’F-35.

Il coinvolgimento dell’Aeronautica Militare nel test dell’USV (Unmanned Space Vehicle) Polluce del CIRA

Riferimento | Aerospazio | Europa |


Domenica 11 Aprile, presso l’aeroporto di Tortolì (OG), è stata effettuata la missione della navicella senza pilota ‘Polluce’ del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA). Il CIRA, Ente dell’Agenzia Spaziale Italiana, si è avvalso della collaborazione del Poligono Interforze del Salto di Quirra (PISQ) di Perdasdefogu (OG) per gli aspetti riguardanti la sicurezza della missione.
Il volo della navicella ‘Polluce’ è stato infatti condotto nelle aree operative controllate dai radar e dai sistemi ottici del PISQ. I militari del Poligono hanno quindi garantito il controllo dello spazio aereo e del tratto di mare interessati dall’importante e complessa missione aerospaziale, in modo che nessun velivolo interferisse col volo del ‘Polluce’ e che non fossero presenti imbarcazioni nella zona di ammaraggio. L’Ufficio Meteorologico di Perdasdefogu ha inoltre fornito dati fondamentali per la decisione di effettuare la missione, mentre la 672a Squadriglia elicotteri ha garantito la presenza di un equipaggio pronto al decollo qualora necessario per motivi operativi e di sicurezza.

La navicella, portata a una quota di 24 Km. da un pallone aerostatico, ha successivamente compiuto una discesa a velocità ultrasonica trasmettendo alle apparecchiature a terra dati utilissimi per lo studio dell’inviluppo di volo dei mezzi che attraversano l’atmosfera terrestre di rientro dallo spazio. Il ‘Polluce’ ha concluso il suo volo frenato da un paracadute e ammarando, per poi essere recuperato da unità navali della Marina Militare.

Il Poligono Interforze del Salto di Quirra ha ancora una volta contribuito alla realizzazione di un importante progetto dell’industria aerospaziale italiana, mettendo a disposizione i propri mezzi e la professionalità dei propri militari.

(AMI)

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